Un weekend da tutto esaurito per moltissimi laboratori artigianali e aziende prese d’assalto per scoprire i segreti delle produzioni enogastronomiche di eccellenza di Veneto, Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Campania ed Emilia-Romagna. Questo il risultato al termine del fine settimana che ha visto protagoniste le Fabbriche del Gusto dove si sono svolti showcooking, laboratori e visite guidate.
“Un successo – lo definiscono i promotori – tanto che in molte aziende abbiamo dovuto aggiungere in extremis turni di visite aggiuntivi per permettere a chi non si era prenotato per tempo di poter partecipare”. A registrare un sold out sono state fin dai primissimi giorni cantine come Zidarich, sul Carso triestino, o Maeli, sui colli euganei. O ancora il produttore di dolci da ricorrenza Loison nel vicentino, così come il laboratorio artigianale del cioccolato di Adelia Di Fant a San Daniele del Friuli.
Elevatissima l’affluenza anche per l’Azienda Agricola del Poggio, che ha permesso ai visitatori di scoprire vini, spumanti e birre di produzione propria, accompagnati da degustazioni di prodotti tipici del territorio friulano. Lo stesso è valso per la Cantina Ongaresca, che, in provincia di Vicenza, ha permesso di scoprire i suoi undici ettari di coltivazioni. Fra le aziende che hanno accolto moltissimi turisti del gusto, anche il prosciuttificio La Glacere, a San Daniele del Friuli, e la Società agricola Eleva, che sorge su una splendida collinetta a trecento metri sul livello del mare nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Così come il Caseificio Carena in provincia di Lodi. Ma anche il Museo del prosciutto di Parma ha visto prenotazioni elevatissime.
Per due giorni si è potuto vedere come vengono realizzati alcuni dei più pregiati prodotti enogastronomici, dal cioccolato ai dolci tradizionali, dal vino alla birra, dai formaggi ai prosciutti fino ai liquori. Tour guidati, laboratori, e degustazioni hanno permesso dunque ad un vasto pubblico di cogliere i segreti delle produzioni di qualità, dopo tutte le difficoltà mutuate dalla pandemia e il caro prezzi che affatica le imprese. E proprio la partecipazione massiccia ad un evento come questo testimonia il desiderio di riscoprire la convivialità che il cibo offre, oltre agli stessi prodotti da conoscere e assaggiare, e alle aziende che li mettono sulle nostre tavole.
Grande interesse anche per gli showcooking, che hanno visto la partecipazione dei più importanti ristoranti stellati e premiati nella guida Emilia-Romagna a Tavola 2022. Gli eventi si sono svolti grazie alla collaborazione tra ItalyPost e Touring Club Italiano, e hanno dato la possibilità di vedere dall’interno la creazione di prodotti d’eccellenza come la pizza di ‘O Fiore Mio e della Pizzeria La Bufala, o le pietanze a base di carne e pesce del Ristorante Riva, che ha registrato un tutto esaurito.
Soddisfatti quindi i promotori, che sottolineano come WeFood non solo si sia consolidata rispetto agli scorsi anni, ma si confermi un format di promozione delle eccellenze enogastronomiche. Questo anche grazie all’interesse dimostrato dai giovani visitatori dell’Academy, che anche quest’anno hanno affollato le aziende partecipanti. Gli studenti hanno preso parte al tour con dei percorsi di visita dedicati, avendo l’occasione di scoprire aziende che hanno aperto le porte in esclusiva. Fra queste anche Fomet, Consorzio Melinda, Amorim Cork Italia e musei come il Museo del Parmigiano Reggiano e il Museo del Caffè Dersut.