C’erano una volta i caloriferi. Scordateveli. Come chiunque abbia appena messo su casa sa, oggi si chiamano «radiatori» e non servono più solo a riscaldare: sono a tutti gli effetti elementi di arredamento e il design, pure qui, fa la differenza.
Scoprire l’intero percorso, se c’è chi lo mostra e lo racconta (in questo caso la Irsap di Arquà Polesine), può essere anche divertente e certo non è difficile. Come non lo è, spostandosi sull’asse Vicenza-Padova, uscire da una fabbrica «total design» (la Lago di Villa del Conte) con le risposte alle curiosità venute in mente magari qualche mese prima, al Salone milanese del Mobile. E certamente la curiosità che viene appagata è quella dei bambini, se i genitori li accompagnano in due «regni dei colori»: alla Primo-Morocolor di Campodarsego, a vedere come nascono le mille sfumature di pastelli, tempere, acquerelli; al Colorificio San Marco di Marcon, nel veneziano, a «giocare» con pitture e vernici per l’edilizia nel laboratorio organizzato ad hoc. Oppure, perché no, a scoprire la danza dei robot di una fabbrica (la miniGears di Padova) leader nella «micro» meccatronica; o le macchine che (alla Silgan, Romano d’Ezzelino) prendono un pugno di granuli in resina e ne tirano fuori i «triggers», grilletti, detti nelle nostre case semplicemente «spruzzini»; o ancora il processo che fa della Cartotecnica Postumia, a Carmignano sul Brenta, uno dei maggiori produttori mondiali di sacchetti di carta.
I genitori di cui sopra possono a loro volta divertirsi, dopo aver imparato. Forse non sapevano (noi nemmeno) che il padovano è una sorta di polo dei forni superprofessionali: e sia alla Tecnoeka di Borgoricco sia alla Unox di Cadoneghe si è partiti con l’hardware (produzione) e si è chiusa la visita con il software (show cooking). Bevande e dessert, nel caso, a San Pietro Musolino, «porte aperte» di The Bridge Bio (e vegan).
A Grisignano di Zocco, Vicenza, c’è Considi. Oggetto sociale: consulenza «lean», ovvero come migliorare la competitività sulle linee del Toyota Production-Profit System. Pare complicato. Lo è meno di quanto sembra nel laboratorio che simula una reale «lean transformation». A Padova, a InovaLab, la questione è effettivamente più complessa: quel che «costruiscono», lì, sono percorsi di innovazione tecnologica. Nei Lab si chiarisce il concetto. L’incontro finale ha messo la cornice: non è secondario, decidere se il primo sinonimo di «innovazione» sia «strategia» o «tecnologia».
*L’Economia, 12 novembre 2018