Dare stimoli per ‘alte’ visioni: è questo il motto, e anche l’obiettivo, di Venice Heritage Tower, una startup culturale nata a Venezia all’interno di una torre di raffreddamento del 1938, recuperata e riadattata ad un uso contemporaneo, che verrà aperta al pubblico della Green Week come Fabbrica della sostenibilità. “La nostra generazione deve dimostrare di essere all’altezza delle precedenti; mettere il proprio valore aggiunto e know-how e traghettare il tutto alle prossime generazioni”, racconta l’ad di Vht, Alessandra Previtali. “In tutto questo è fondamentale recuperare spazi significativi ed espressivi; spazi che rappresentano la nostra storia, i nostri valori, le nostre capacità e la nostra cultura di impresa. Cultura e lavoro sono sempre più un tutt’uno; non si vende un prodotto se non c’è dietro un territorio o una storia imprenditoriale. La cultura fa volano al lavoro ed il lavoro crea cultura, si alimentano a vicenda. E noi italiani dobbiamo essere orgogliosi, facendo sì che i risultati raggiunti siano da stimolo per nuovi obbiettivi. Il recupero della Torre, inserita nell’area della Ex Vetrocoke, oggi ha portato un insediamento produttivo di circa 82 imprese e 1500 dipendenti per un indotto che supera le 6.000 persone. E questo grazie all’intuizione di Gianni Sottana che ha coordinato e stimolato una collaborazione pubblico-privata”, sottolinea spiegando la genesi del progetto di riecupero di un patrimonio di archeologia industriale simbolo del progresso europeo del ‘900 che vuole rappresentare oggi “un faro acceso sul cambiamento”.
A distanza di 80 anni dalla sua costruzione, il “Réfrigerant Hyperbolique” torna a produrre e veicolare cultura e lavoro grazie ad un intervento di riqualificazione unico in Europa: gli oltre 3000 mq ricavati al suo interno infatti, suddivisi in 6 piani, lo rendono un hub per attività di business, educational, arte e leisure. “Nella riqualificazione della torre e dell’area, trattandosi di Marghera, l’obiettivo primario era quello di non inquinare più ma bonificare ed insediare attività ad impatto zero ed è un obiettivo che abbiamo raggiunto”, continua Previtali. “Nei lavori di riqualificazione della torre, inoltre, abbiamo posto particolare attenzione alla scelta dei partners e fornitori, andando a selezionare aziende “green” che innovano con sensibilità e rispetto per l’ambiente adottando politiche energetiche orientate al contenimento dei consumi e all’ottimizzazione dei rendimenti. Altri benefici diretti sono stati lo spostamento del traffico pesante dai centri abitati con impatto positivo sia nella sicurezza stradale sia nell’inquinamento e la creazione di una piattaforma logistica retro-portuale a vantaggio del porto di Venezia e del suo sviluppo”, spiega ancora l’ad di Vht, per cui partecipazione alla Green Week si può riassumere in 3 parole: “confronto, rete e comunità”. “Il confronto è quello che ti fa sempre “alzare l’asticella”, la rete ci permette di fare la differenza mettendo a sistema energie ed intelligenze, la comunità è quello da cui veniamo e quello a cui dobbiamo restituire intendendo con comunità sia quella locale sia quella internazionale”.