Come i prodotti tecnologici, anche gli strumenti della mente sono molto potenti, e risultano più o meno proficui a seconda di come vengano utilizzati. L’ambiente stabilizza (quasi) irreversibilmente dagli 8 ai 12 anni rapporti neurofisiologici, che segnano il destino di una persona: da essi dipende un futuro di spontaneità, consapevolezza, facoltà creative e libertà; o assenza di libero arbitrio. La conoscenza di tali rapporti è indispensabile per interpretare quanto avviene dentro al sé, scoprire condizionamenti e pressioni occulte, e mantenersi liberi anche nella complessità contemporanea. “Questo breve saggio, spiegando in modo chiaro alcuni aspetti di neuroanatomia, e ponendoli a puntuale confronto con la filosofia, raccoglie alcune conferme scientifiche, utili a capire come nella mente emerga l’immagine dell”io’, che ci è così famigliare, e a decidere come controllare le modalità mediante le quali spontaneamente (ma spesso inconsapevolmente) si valuta, si sceglie un’identità, ci si esprime”. (Andrea Sbarbati, direttore del Dipartimento Neuroscienze, biomedicina e movimento-Università di Verona)