“Innovare semplificando” o meglio “Inventive simplification” è il pay-off del brand Unox ma è soprattutto la sintesi della principale scelta strategica sviluppata e applicata nel tempo a questo gruppo cresciuto alla rapidità della luce, battendo sul campo competitors di dimensioni, brand e penetrazione commerciale infinitamente più grandi.
Il gruppo Unox, che ha fatturato nel 2015 79 milioni di euro, progetta, costruisce e distribuisce (after sale incluso) forni professionali su due i mercati principali – ristorazione, sia catene che indipendente, e supermercati – retail – e in segmenti quali banqueting, mense aziendali, navi da crociera, piattaforme petrolifere, pasticceria e panificazione.
Unox, la società capogruppo, nel 1990 è una piccola realtà artigianale che produce forni per la doraturara delle brioche nei bar quando entra nella compagine societaria Enrico Franzolin (ingegnere chimico che veniva da Montedison), che nel 2005 rileverà l’intera proprietà. Nel 1996 viene prodotto il primo forno combinato e nel 1999 lo sbarco negli USA. Con la rapida crescita del fatturato e delle esigenze produttive si rende evidente la necessità di razionalizzare il processo alla base, di qui l’approccio al Lean system a partire dal 2004, approccio che è poi diventato il principale asset organizzativo e di sviluppo dell’azienda, con un’applicazione trasversale a prodotto, processi, persone.
L’assetto produttivo si è evoluto nel tempo secondo uno schema di totale integrazione verticale (tutti i componenti vengono prodotti all’interno del gruppo, dai componenti in acciaio, alle schede elettroniche, al software), distribuendo le fasi di produzione in società-prodotto, perfettamente integrate nei processi e in grado di assicurare una produzione just in time e ottimizzando la gestione delle scorte. E del tutto innovativo è stato anche l’approccio alla creazione di una formula commerciale nuova, basata sulla figura del AMC (Active Marketing Chef), cioè di un venditore che fosse il quanto più possibile simile al cliente finale e in quanto tale fosse in grado di capirne necessità e aspettative.
Oggi il Gruppo Unox, che investe ingenti risorse nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni che prevedono fra l’altro l’introduzione nei prodotti del concetto dell’internet of things, fattura 79 milioni di euro, dei quali quasi il 90% viene esportato. Del gruppo fanno parte le 5 società produttive e le 11 commerciali estere.
Il gruppo Unox è di proprietà della famiglia Franzolin. Presidente del Gruppo è Enrico Franzolin, Amministratori delegati Nicola Michelon e Chiara Franzolin.
LE PERFORMANCE
Le performance attestano una fortissima crescita (CAGR 2009-2015 = 13,35%), un eccellente tasso di redditività e livello di solidità e autonomia finanziaria.
(Nota : i valori 2009-2011 fanno riferimento al Bilancio di UNOX Spa, quelli dal 2012 al 2015 al Bilancio consolidato della Holding EFH Srl)
RATING MORE (Modefinance )*
Il rating del Gruppo Unox è AA, che indica un ottimo grado di solvibilità, redditività ed equilibrio patrimoniale e finanziario.
RATING e PERFORMANCE rispetto al SETTORE
NOTA METODOLOGICA
L’analisi è stata effettuata da analisti esperti indipendenti sulla base dei dati di bilancio e dei dati settoriali e del rating More di Modefinance.
LEGENDA
CAGR = tasso di crescita annuo composto
VDP = valore della produzione
EBITDA = margine operativo lordo
EBIT = margine operativo aziendale
PFN = posizione finanziaria netta o indebitamento finanziario netto ( debiti finanziari a breve – liquidità e attività finanziarie a breve). Negativa indica che la società non ha debiti finanziari, ma dispone di risorse liquide. Positivaindica il contrario, la società ha più debiti finanziari che disponibilità.
ROI = Return on investments ( misura la redditività del capitale investito, indicando quindi l’efficienza economica della gestione caratteristica)
ROE = Return on equity (misura la redditività del capitale proprio investito/equity)
ROS = Return on sales (misura la redditività delle vendite, equivale quindi all’ebitda % se si considera la marginalità lorda, o all’ebit % se si considera quella netta)