« Gli Stati Uniti non fanno più minacce a vuoto. Quando faccio una promessa la mantengo » . Donald Trump lo aveva promesso, il mondo intero se lo aspettava, ma ora la fine dell’accordo sul nucleare iraniano è sancita nero su bianco. The Donald non ha ascoltato gli appelli della Francia e della Germania, ha snobbato l’ultimo tentativo della Gran Bretagna, non ha dato retta a chi (anche alla Casa Bianca) lo aveva invitato alla cautela e ha deciso di tirare dritto sulla strada che aveva annunciato fin dalla campagna elettorale. L’America si ritira da quell’intesa fortemente voluta da Obama e siglata nel 2015 perché « l’accordo con l’Iran serve solo alla sopravvivenza del regime a cui permette ancora di arricchireuranio per l’atomica » e gli Usa « non saranno ostaggio di un ricatto nucleare » . Non usa mezze parole Trump: « Se non facciamo nulla sappiamo esattamente cosa accadrà, in breve tempo l’Iran sarebbe in grado di avere armi atomiche » ; « era un accordo orribile che non avrebbe mai dovuto essere firmato, è stato negoziato così male che anche se l’Iran facesse tutto quello che gli viene chiesto, il regime sarebbe in grado di produrre la bomba, è solo una questione di tempo»; «lo avevo detto lo scorso ottobre, o si rinegoziava l’accordo o gli Stati Uniti si sarebbero ritirati, l’ho ripetuto a gennaio e sono iniziati lunghi negoziati che non hanno portato a nulla » ; « l’Iran finanzia il terrorismo, non permetteremo mai che abbia un’arma nucleare».
Parla per una dozzina di minuti in diretta tv, spiega che ci sono le « prove definitive » sul fatto che l’Iran abbia mentito ( sono quelle dell’intelligence israeliana), sostiene che l’accordo «non solo non riesce a fermare le ambizioni nucleari » di Teheran ma non impedisce nemmeno lo sviluppo del programma missilistico iraniano. Promette nuove sanzioni che ( precisa una nota della Casa Bianca) « prenderanno di mira settori cruciali dell’economia iraniana come quelli energetico, petrolchimico e finanziario » e che entreranno in vigore tra i prossimi tre e sei mesi. E conclude con un’apertura: «Sono pronto, disposto e capace» per negoziare con gli alleati un nuovo accordo «duraturo, perché l’attuale è difettoso all’origine e si fonda su una struttura decadente e marcia».
Nel giro di pochi minuti sono arrivate le reazioni da ogni parte. Per i più diretti interessati (Iran) ha parlato il presidente Hassan Rouhani ( anche lui in diretta tv): « L’Iran non abbandonerà l’accordo, anche se gli Stati Uniti non lo hanno mai rispettato » . Francia, Germania e Regno Unito « si rammaricano per la decisione di Trump » ma lavoreranno da subito a un «nuovo accordo », scrive su Twitter il presidente francese Macron. Soddisfazione in Israele, dove però si alza l’allerta per timori di iniziative iraniane dalla Siria: per il premier Netanyahu il presidente ha preso «una coraggiosa e corretta decisione » . Una decisione che non sembra piacere troppo agli americani. Secondo un sondaggio della Cnn, il 63 per cento degli americani era contrario ad abbandonare l’accordo sul nucleare.