Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, vede il bicchiere mezzo pieno: dal podio dell’assemblea dei 100 anni dell’Associazione bancaria italiana (Abi) ieri in Borsa a Milano, alla presenza del presidente Sergio Mattarella e del premier Giuseppe Conte, conferma allo 0,2% le stime sul Pil (all’1,2% la crescita nominale) e parla di «andamento nel complesso soddisfacente», anche se permangono rischi al ribasso a causa anche dell’andamento di alcuni «principali partner europei» (la Germania in primis).
Un cambiamento di scenario enorme rispetto all’anno scorso, evidenzia Tria, dopo che è stata evitata la procedura d’infrazione da parte della Commissione Ue per deficit eccessivo. «Senza tagliare alcuna spesa programmata con l’assestamento di bilancio del 2019 abbiamo rafforzato la credibilità nazionale e la fiducia del Paese», sottolinea Tria portando come prova il «significativo ridimensionamento dello spread», ieri a 195 punti. Per il 2020 (Pil stimato a +0,8%) «è necessaria una gestione oculata della manovra di bilancio», dice Tria: dunque niente aumenti dell’Iva ma tagli di spese per continuare a ridurre il deficit.
Tria : «Un anno fa non pensavamo possibile un risultato simile. Abbiamo rafforzato la credibilità internazio-nale del Paese senza tagliare nemmeno una spesa prevista»
A evidenziare la metà vuota del bicchiere, poco prima, ci aveva pensato però il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco: «L’arrività economica ristagna». Bankitalia aggiorna nel Bollettino economico uscito ieri un Pil allo 0,1% per quest’anno (era +0,3% lo scorso giugno), allo 0,8% per il 2020 e all’1% per il 2021. Ma sono stime su cui pesano anche «le incertezze sulla politica di bilancio, dissipate per l’anno in corso ma ancora vive per il successivo». Lo spread cala, riconosce Visco, ma anche per effetto degli aiuti della Bce, ed è comunque 70 punti sopra i valori «non bassi» di aprile 2018, prima della vittoria di Lega e M5S. Solo se scendesse sotto il tasso di crescita nominale del Pil si potrebbe ridurre davvero il debito: ma perché ciò accada «l’orientamento prudente della politica di bilancio andrà confermato in un quadro di più lungo periodo».
Visco : «Vanno riviste le regole Ue troppo complicate e lo stress test per le banche. L’orienta-mento prudente per il bilancio da confermare a lungo»
Identico l’appello del presidente dell’Abi, Antonio Patuelli: «Non ci rassegniamo all’economia che cresce troppo poco mentre aumenta sempre il debito pubblico» né allo spread «elevato».
Patuelli : «Gli istituti italiani hanno fatto i salti mortali in questi anni, dimezzando i crediti deteriorati, rafforzando i propri capitali e innovando la loro tecnologia»
Patuelli ha lodato le banche italiane che hanno «fatto una specie di triplo salto mortale» tra dimezzamento dei crediti deteriorati, rafforzamento del capitale e trasformazioni tecnologiche. Visco invece le richiama: troppo lente nell’innovazione e le popolari, specialmente quelle del Sud, si fondano. Concordano invece Visco, Tria e Patuelli sulla necessità di cambiare le norme sulle banche in Ue: «Il bail in è inapplicabile», ha detto il leader Abi guadagnandosi l’applauso della platea di banchieri. Per Visco vanno rivisti anche gli stress test e le regole «troppo complicate». E lancia un allarme: la moneta virtuale di Facebook, Libra (che non cita) può avere effetti negativi sulla stabilità finanziaria.