«Il 60 per cento dei ragazzi dai 10 ai 18 anni usa il proprio smartphone durante la notte, rimanendo sveglio per chattare o guardare foto e video. Il 57 per cento afferma di postare quasi ogni giorno una fotografia sulla rete, il 40 per cento di conoscere compagni che sono stati vittime di cyberbullismo, mentre il 63 per cento degli internauti italiani nell’ultimo anno ha subito almeno un tentativo di truffa informatica». A fotografare solo alcune delle insidie della rete è Dino Maurizio, presidente di «Informatici Senza Frontiere» onlus, l’associazione che dal 12 al 14 ottobre porterà a Rovereto la seconda edizione del festival.
Un festival che, dopo il successo dello scorso anno con centinaia di giovani arrivati da tutt’Italia per scoprire un nuovo modo di utilizzare le tecnologie, torna con un programma allargato e tanti ospiti di prestigio: da don Antonio Mazzi, il prete di frontiera che parlerà di educazione nell’era digitale, allo psichiatra Vittorino Andreoli, dall’ex ministro all’istruzione Francesco Profumo al segretario generale Fim-Cisl Marco Bentivogli, che terrà un intervento sui robot e il futuro del lavoro. E ancora don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, il fisico e inventore Federico Faggin e la giovane Rashsa Abu Safieh, fondatrice di «GGateway», prima impresa sociale Ict della Striscia di Gaza.
«Nell’edizione 2018 – sottolinea Dino Maurizio – vorremmo dimostrare non solo come, attraverso il buon uso delle tecnologie, si possano migliorare le condizioni delle persone che vivono in situazioni di difficoltà ed emarginazione, ma anche sottolineare le caratteristiche, troppo spesso dimenticate, che ci qualificano come essere umani: intelligenza e cuore, senza le quali saremmo facili prede dell’evoluzione tecnologica».
«Ancora una volta la nostra città ha la possibilità di riflettere e confrontarsi su cosa ci riserva il futuro: invece che escludenti, se utilizzate in maniera consapevole e solidale le tecnologie possono essere un’importante fonte di collaborazione e cooperazione, soprattutto per i più giovani», hanno sottolineato il sindaco Francesco Valduga e l’assessore all’innovazione Mario Bortot.
Tra i temi che saranno affrontati negli oltre 30 tra seminari, incontri e laboratori interattivi, spiccano le questioni legate alla libertà e all’identità a rischio, i progetti di inclusione informatica nelle periferie e nei paesi del Sud del mondo e la spinosa questione dei killer robot, androidi militari in grado di sostituirsi ai soldati sul campo di battaglia. Un momento speciale sarà dedicato alle scuole con l’instancabile don Mazzi, fondatore di Comunità Exodus, pronto ad accogliere gli studenti delle superiori e affrontare con loro il tema delle devianze legate alla tecnologia, i rischi e la solitudine davanti ad uno schermo.
Grande attenzione sarà rivolta ai temi della differenza di genere, con alcune dirigenti di prestigiose realtà scientifiche che spiegheranno alle ragazze perché la scienza e le tecnologie non sono affatto una prerogativa maschile. Ma anche ai progetti nazionali ed internazionali che i volontari di Informatici Senza Frontiere portano avanti da diversi anni, dotando anche le realtà più svantaggiate di strumenti informatici accessibili e solidali.
Tra le mostre, tutte allestite nelle sale del Palazzo dell’Istruzione, da segnalare «InformAfrica» per l’alfabetizzazione digitale dei ragazzi africani, «Trashware», laboratorio per evitare l’inutile ed inquinante smaltimento di apparecchi tecnologici anticipatamente scartati, e «Sensoltre sei tu»,percorso multisensoraile al buio che accosterà tra percezioni e quadri tattili vedenti e non vedenti. «Questo evento – conclude l’assessora provinciale alla ricerca Sara Ferrari – s’inserisce in una cornice perfetta, in un Trentino che è unico in Italia per investimenti in innovazione, ricerca e cooperazione internazionale. Sarà uno straordinario festival di cittadinanza e più partecipazione ci sarà più si otterranno gli obiettivi prefissati: quelli di far leva sulla forza di comunità per crescere e migliorare la società in cui viviamo. Per collaborare assieme ed essere più umani».
*L’Adige, 5 ottobre 2018
Il programma del primo giorno
Ad aprire la manifestazione venerdì mattina alle ore 11 al Teatro Zandonai, dopo la relazione del presidente di Informatici Senza Frontiere Dino Maurizio, saranno Gianni Camisa, amministratore delegato Dedagroup, Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento, e Francesco Profumo, presidente della Fondazione Bruno Kessler e presidente di Compagnia San Paolo, che inaugureranno la tre giorni con un dibattito dal titolo “La rivoluzione tecnologica che ci aspetta. I rischi e le opportunità”. A condurre l’incontro sarà Elisabetta Soglio, responsabile di Buone Notizie del Corriere della Sera.
Alle ore 15, in Aula Magna di Palazzo dell’Istruzione, Norberto Patrignani, docente di Computer Ethics al Politecnico di Torino, parlerà dell’“Etica dei robot” con Diana Cavalcoli, giornalista de La Nuvola del Lavoro del Corriere della Sera.
Sempre alle 15, a Palazzo Fedrigotti, si parlerà del rapporto sempre più stretto tra informatica e giornalismo con Marianna Bruschi, responsabile Visual Lab del Gruppo editoriale GEDI, e Matteo Moretti, docente di Web e Media Design alla Libera Università di Bolzano e vincitore del Data Journalism Award 2015. L’evento, dal titolo “Giornalista e informatico: la strana coppia?“, sarà condotto da Lorenzo Ferrari, ricercatore dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa-Centro per la Cooperazione Internazionale.
A seguire, altri incontri sui temi della conoscenza e della memoria nell’era digitale, dell’uso consapevole della rete, della nuova educazione per le generazioni digitali e sui nuovi approcci all’inclusione sociale con l’ausilio della tecnologia e della musica.
La giornata di venerdì si chiuderà in serata, alle ore 21 al Teatro Zandonai, con l’incontro con Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore, membro della The New York Academy of Sciences e presidente onorario della Section Committee on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association, che discuterà con Pierangelo Giovanetti, direttore de “L’Adige”, di cosa significa “Vivere con due cervelli: digitale e di carne”.
Il programma del secondo giorno
Sabato 13 ottobre sarà una giornata altrettanto ricca di eventi, che si aprirà con l’incontro “Siamo tutti un po’ migranti. Storie in viaggio: educare alla cittadinanza globale attraverso la narrazione multimediale”, in programma alle 9 a Palazzo Alberti Poja. Si confronteranno Maddalena Chiaserotti, Alessia Gottardi e Chiara Tamanini, docenti della scuola primaria Istituto “A. Mattarello”, e Francesca Valle, insegnante montessoriana e volontaria di Amici Trentini Onlus.
Alle 10, in Aula Magna di Palazzo dell’Istruzione, si parlerà della “Robotica degli umanoidi” con Lorenzo Natale, ricercatore e responsabile del gruppo Humanoid Sensing and Perception dell’Istituto Italiano di Tecnologia, eDiana Cavalcoli, giornalista de La Nuvola del Lavoro.
Sempre alle 10, a Palazzo Fedrigotti, Nico Abbatemarco e Leonardo Maria De Rossi, i due autori di “The Blockchain Journey. A guide to practical business applications” (Egea), dialogheranno con Alessandro Fossato, amministratore delegato Interlogica, provando a rispondere a questa domanda: “La blockchain cambierà il mondo?”.
A seguire, altri incontri sui temi dell’intelligenza umana e digitale, della ricerca e parità di genere, dell’innovazione per lo sviluppo, ma anche dell’etica da seguire nella comunicazione digitale e della disinformazione online.
Chiuderà la seconda giornata l’evento “Africa e tecnologia”, in programma alle 18.30 in Aula Magna di Palazzo dell’Istruzione, che vedrà confrontarsi don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa CUAMM, e Dino Maurizio, presidente di Informatici Senza Frontiere.
Il programma del terzo giorno
La manifestazione si concluderà domenica 14 ottobre con l’intervento di Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl, che discuterà con Elisabetta Soglio, responsabile di Buone Notizie del Corriere della Sera, di “Robot e futuro del lavoro”, dalle ore 11.30 in Aula Magna di Palazzo dell’Istruzione.
I laboratori del Festival
Nella giornata di sabato 13 ottobre, grandi e piccini potranno cimentarsi con la tecnologia grazie ai laboratori proposti da Informatici Senza Frontiere: con il Laboratorio Bitlandia, bambini e ragazzi potranno scoprire la corrente elettrica e alcuni componenti elettronici attraverso curiosi esperimenti, avvicinandosi così alle scienze in modo divertente e creativo. Con il Laboratorio Trashware, invece, giovani e adulti potranno imparare tutti i segreti per recuperare vecchio hardware, evitando lo smaltimento inutile di materiale inquinante.
Alla scoperta dei progetti di Informatici Senza Frontiere
Nel corso delle tre giornate, il Festival sarà l’occasione per presentare alcuni dei progetti che la Onlus Informatici Senza Frontiere mette in campo per proporre un nuovo uso della tecnologia più intelligente, sostenibile e solidale.
Venerdì 12 ottobre alle 15 a Palazzo Alberti Poja sarà presentato il progetto Saharawi, che ha come obiettivo il miglioramento e il rafforzamento del sistema sanitario nei campi di rifugiati Saharawi in Algeria attraverso lo sviluppo di competenze locali in materia di programmazione e di gestione dei servizi sanitari.
Sempre venerdì, alle 16.30, sarà presentato un programma di inclusionerealizzato nel quartiere Scampia di Napoli, con lo scopo di far acquisire ai giovani del luogo competenze informatiche da utilizzare per l’ingresso nel mondo del lavoro.
Sabato 13 ottobre, alle 11.30 al Palazzo Alberti Poja, è in programma un evento per far conoscere il Progetto Sl@, che ha come obiettivo l’offerta di un servizio di supporto online rivolto a gruppi di malati di SLA e ai loro gruppi di familiari.
Infine, domenica 14 ottobre alle ore 10 a Palazzo dell’Istruzione, sarà la volta di “Sensoltre sei tu”, un progetto che mira a favorire l’inclusione di tutti gli studenti attraverso attività che uniscono arte e tecnologia per riflettere sulle disabilità visive, sulla e sulle diversità in generale e su come l’arte possa essere inclusiva.
Il Festival, promosso dall’associazione Informatici Senza Frontiere e daItalyPost e curato da Goodnet, è realizzato con la collaborazione di Buone Notizie del Corriere della Sera, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento e il patrocinio del Comune di Rovereto e dell’Università degli Studi di Trento. Content partner del Festival Informatici Senza Frontiere è la casa editrice Egea, mentre partner dell’evento è Dedagroup Spa.
L’edizione 2018 del Festival di Informatici Senza Frontiere animerà diversi punti della città di Rovereto: i talk e le conferenze verranno ospitati al Teatro Zandonai, a Palazzo Fedrigotti, al Palazzo Alberti Poja e al Palazzo dell’Istruzione, mentre i laboratori saranno realizzati nell’Androne al piano terra di Palazzo dell’Istruzione.
Tutti gli eventi del Festival sono a ingresso libero. I posti in sala sono limitati: è possibile registrarsi agli eventi in programma direttamente sul sito www.isf-festival.it, sezione “Programma”.