SPM nasce nel 1954 in un piccolo comune vicino Varese dall’idea di Giampiero Berutti, originariamente come produttrice di sigilli per l’autenticazione e la certificazione dei prodotti – da cui l’acronimo SPM: Sigilli in Plastica e Metallo. La gamma si è poi via via ampliata: prima nel 1960, quando l’azienda sbarca nel settore delle etichette per le case di moda; poi, nel 1978, la passione della famiglia Berutti per lo sci l’ha portata ad inserirsi nel mondo dello sport, più precisamente nel campo delle attrezzature invernali sportive.
Qui, in seguito all’invenzione rivoluzionaria del palo da slalom snodabile nel 1979, la produzione si è poi allargata a sistemi di sicurezza, teli e protezioni, portando l’azienda a diventare un vero e proprio punto di riferimento del settore, e a diventare il fornitore delle attrezzature per alcune delle massime competizioni sciistiche al mondo.
La parte principale degli affari, però, non è sulla neve. Quasi il 60% dei suoi ricavi, arrivati a superare i 27 milioni di euro nel 2019, arrivano dall’automotive, settore in cui l’azienda è sbarcata nel 1984 come produttrice di emblemi e loghi per volanti, cofani, pomelli del cambio e ruote: una nicchia caratterizzata da una lavorazione particolarmente complessa. Il rigore qualitativo richiesto, però, è giustificato dai nomi presenti nel suo portafoglio clienti: Maserati, per cui l’azienda produce diversi loghi, Porsche, per cui realizza gli emblemi sui volanti e coprimozzi, Tesla, per gli emblemi delle ruote della Model 3, ma anche BMW, Ferrari, McLaren, Lotus e Aston Martin.
Nel 2020, nonostante la crisi del settore automobilistico, della moda e lo stop della stagione sciistica, alcuni successi commerciali hanno permesso ai ricavi del gruppo di attestarsi a circa 25 milioni di euro, in calo del solo 5% sul 2019, mentre non sono ancora disponibili le stime su margine operativo lordo e utili. Dal punto di vista finanziario, invece, ci si aspetta che la posizione finanziaria netta rimanga sostanzialmente stabile, intorno ai 10 milioni di euro.