Dal parco regionale di Roccamonfina alle tavole dei ristoranti statunitensi, cinesi e giapponesi. È il «destino» che attende mozzarelle, fior di latte, ricotta e mozzarelle di bufala prodotte da Sorì Italia con il latte degli allevamenti Dop dell’area campana e grazie all’acqua microbiologica pura delle sorgenti di origine vulcanica del parco. La famiglia Sorrentino, che ha fondato il caseificio nel 1868 e lo guida da cinque generazioni (oggi il 100% del capitale è in mano ai due fratelli Antonio e Gaetano), ha avviato un piano di sviluppo delle esportazioni che porterà i suoi prodotti (oggi prevalentemente distribuiti in Europa) anche in Asia e in America.
«L’export oggi rappresenta circa il 65% dei volumi d’affari ma è destinato ad arrivare presto all’80% – spiega l’amministratore delegato Antonio Sorrentino –. Tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2020 avvieremo infatti importanti accordi di collaborazione commerciale negli Stati Uniti, in Asia e, in particolar modo, in Medio Oriente». La spinta sull’export va di pari passo con gli obiettivi di crescita del piano industriale dell’azienda, sostenuto da risorse proprie. «Nel giro di dieci anni puntiamo a raddoppiare il fatturato e raggiungere così la soglia dei 60 milioni di euro. Abbiamo chiuso il 2018 superando i 26 milioni di euro e con un’ebitda intorno al 10%, come avviene ormai da cinque anni. I volumi prodotti continuano ad aumentare, e contiamo di arrivare per la fine del 2019 ad un giro d’affari di 33 milioni di euro».
Il modello di business si basa sulla distribuzione dei prodotti a marchio Sorì, in Italia e all’estero, sia nella grande distribuzione organizzata sia nel canale Horeca, mentre il 50% circa del fatturato è garantito dalla produzione per le private label delle catene distributive. Per supportare l’incremento della domanda atteso nei prossimi anni, l’azienda ha messo a budget un investimento di 8,5 milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento produttivo di Teano, che arriverà, entro il 2021, a 58 mila metri quadrati. Anche la forza lavoro, oggi composta da una quarantina di addetti, aumenterà, del 20% in due anni. «Un motivo d’orgoglio per noi – conclude Sorrentino –, perché l’attenzione al territorio, sia a livello di impatto sociale sia di sostenibilità ambientale, è da sempre una delle nostre priorità».
*L’Economia, 11 marzo 2019