Il Decreto del presidente del consiglio dei ministri sul coronavirus prevede misure drastiche per contenere il rischio contagio su tutto il territorio italiano.
scuole e università
Le scuole e le università italiane resteranno chiuse da oggi fino al 15 marzo. I dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti, attivano, ove possibile e per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche, modalità di didattica a distanza, considerando anche le specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Il governo si è affidato al parere della commissione scientifica. Sono esclusi dalla sospensione e saranno quindi operativi «i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generali, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole di formazione attivate presso i ministeri dell’Interno e della Difesa».
E il presidente dei rettori Ferruccio Resta precisa: «Ribadiamo a chiare lettere che le università non sono chiuse». Sono sospese le lezioni ma «le attività di ricerca e tutti gli altri servizi agli studenti proseguono regolarmente, nel rispetto delle disposizioni del ministero della Salute». Intanto, all’esame dei ministri competenti ci sono anche un piano speciale per garantire lo svolgimento degli esami di maturità e disposizioni straordinarie per prorogare i concorsi pubblici.
Permessi ai genitori
A causa delle scuole chiuse si sta valutando un piano per consentire ai genitori di assentarsi dal posto di lavoro. La viceministra dell’Economia Laura Castelli annuncia: «Siamo consapevoli dell’impatto che una misura come la chiusura delle scuole, per questo ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione a tutela dei lavoratori pubblici e privati. È in fase di definizione una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni. Ne ho già parlato con gli altri ministri competenti: faremo tutto quello che è necessario per venire incontro ai bisogni dei cittadini e delle famiglie e per ridurre al massimo i disagi».
niente strette di mano
Il governo invita ad adottare le seguenti misure igieniche: «Lavaggio frequente delle mani; starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; mantenimento nei contatti sociali di una distanza interpersonale di almeno un metro; evitare abbracci e strette di mano; evitare scambi di bottiglie, bicchieri in particolare durante attività sportive».
Anziani chiusi in casa
Si raccomanda «a tutte le persone anziane e/o affette da patologie croniche, con multimorbilità, nonché con stati di immunodepressione congenita o acquisita di limitare le uscite non strettamente necessarie ed evitare luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro».
Stop a cinema e teatri
Si prevede la «sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico (inclusi cinema e teatri)». Sospensione quindi per tutte le manifestazioni «che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
Sport a porte chiuse
Il decreto impone la «sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse».
In ospedale da soli
È vietato «agli accompagnatori dei pazienti di rimanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e di accettazione e dei Pronto soccorso, salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto».
Mezzi di trasporto
Si stabilisce che «le aziende di trasporto pubblico anche a lunga decorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi».
Nei musei a scaglioni
Nei musei e negli altri istituti e luoghi della cultura, si entra a condizione che «assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone».
No ai congressi
È sospesa anche «ogni attività convegnistica o congressuale».