Negli ultimi decenni si è discusso molto di problemi che riguardano il Veneto, e alcuni interrogativi risultano naturali per chi vuole andare oltre le sterili lamentele e porsi quesiti utili a comprendere: perché i quasi cinque milioni di Veneti non accettano l’idea di essere una megalopoli della globalizzazione? Perché da decenni si affidano a una classe politica che ha promesso federalismo e autonomia senza però alcun risultato? Perché i confini e la viabilità in Veneto sono quasi sempre contro gli interessi dei Veneti? Questi problemi sono passati nell’indifferenza degli intellettuali locali e dei media, dando però vita alla produzione di stereotipi “antiveneti”. Il libro “Venezia siamo noi” di Silvio Scanagatta si pone l’obiettivo di sconfessare alcuni di questi stereotipi, per offrire invece spunti di riflessione, per cominciare a parlare di aggregazione politica veneta basata sullo sviluppo e sulla solidarietà, e capace di portare benefici non solo alla moderna Venezia-Terraferma, ma anche all’Italia e all’Europa.