È probabile che il rallentamento ci sia, come suggeriscono le ultime rilevazioni Ucimu sugli investimenti in macchinari. Eppure anche questa è in fondo solo un’altra spia di un dato di fatto: il progetto Industria 4.0 funziona. Fin troppo bene. E siccome a un sistema che funziona non siamo granché abituati, ci sta persino il paradosso: la spinta alla crescita è stata tale da non riuscire a reggere il ritmo. Il punto è che quando Davide Colosio, in uno dei quattro profili Champions di queste pagine, racconta che alla sua azienda il piano di Carlo Calenda ha portato un eccesso di ordini e con ciò una quantità di problemi, il paradosso è soltanto l’inizio della storia. Anzi: delle storie.
Si può cominciare proprio da quella di Colosio. Lui le macchine utensili, quelle per cui sono previsti gli sgravi, le produce. Finché lo faceva in massima parte per l’estero, tutto bene: poteva crescere e guadagnare a ritmi straordinari senza mettere sotto pressione la struttura della piccola impresa di famiglia. L’altro lato della medaglia era però il resto dell’industria italiana, quella che le macchine utensili le usa. Da quante vite gli stessi imprenditori ripetevano che il Paese non sarebbe mai ripartito se le sue aziende non fossero tornate a modernizzare impianti e produzione? È ciò che hanno sempre fatto, anche negli anni di crisi, i 500 Campioni sconosciuti (Colosio è uno di loro) scoperti da L’Economia e ItalyPost e protagonisti, ora, dei nostri «Meet the Champions» nei territori (tappa a Parma: oggi nelle nostre pagine, venerdì in città). È, allo stesso modo, ciò che la stragrande maggioranza delle imprese non poteva permettersi. Non a caso le parole «politica industriale» sono le più invocate, nei manifesti degli imprenditori. Oggi, correttamente, ne riconoscono i meriti.
Quanto ai primi segnali di frenata di Industria 4.0 erano in fondo attesi. Tutti i Champions incontrati fin qui l’hanno detto: «Abbiamo anticipato ogni investimento possibile». Tra i costruttori di macchinari qualcuno si preoccuperà. Qualcun altro, come Colosio, magari ne sarà invece felice: potrà tornare all’export. L’«imbuto» causato dai troppi ordini italiani è però a sua volta la spia di un problema: i limiti delle Pmi al bivio della crescita. Andranno affrontati.