Giovani nel corpo e nello spirito. Non è un miracolo, ma realtà: rallentare il processo di invecchiamento si può e dipende solo da noi. Lo spiega bene il nuovo saggio di Eliana Liotta, giornalista, scrittrice e comunicatrice scientifica, L’età non è uguale per tutti (La nave di Teseo, 336 pagine, 18 euro). In questo libro, progetto unico in Europa, l’autrice è affiancata dal contributo scientifico di un team di medici e ricercatori dell’ospedale Humanitas di Milano, che è punto di riferimento mondiale per la ricerca su infiammazione e sistema immunitario.
Eliana Liotta giovedì 17 maggio ha presentato il saggio in prima nazionale a Padova al Pedrocchi nell’ambito del Galileo Festival dell’Innovazione, in dialogo con Gianluigi Condorelli e Massimo Sideri.
Tutte le più moderne teorie mettono l’infiammazione cronica al centro: combatterla è la chiave contro il decadimento fisico e per prevenire le malattie?
«L’infiammazione e il sistema immunitario sono temi nuovissimi, ma che ormai riguardano tutte le teorie più accreditate contro l’invecchiamento e il decadimento del corpo e per la prevenzione delle malattie – spiega Eliana Liotta – . Il problema è l’infiammazione cronica, che è silenziosa, non si avverte ma c’è. E’ come brace silente, che possiamo combattere con lo stile di vita. Il cibo può spegnere queste braci, ci sono sei cibi smart in particolare anti-infiammatori, che nutrono i batteri buoni. Anche l’attività fisica è antinfiammatoria»
Quali sono le principali cause che scatenano l’infiammazione e rendono lo stile di vita tossico?
«Troppe calorie e alcuni ingredienti dei cibi, come i grassi idrogenati sono infiammatori. Ma anche lo stress manda in corto circuito l’equilibrio immunitario. Mente e corpo sono collegati: anche il dolore e la solitudine possono infiammare. In generale i processi infiammatori sono accelerati da cibi fritti, bibite zuccherate, carboidrati raffinati, strutto e margarina, salumi e salsicce»
Quali sono i cibi smart della giovinezza, quelli considerati antinfiammatori, che non fanno invecchiare e proteggono dalle malattie?
«Sono pomodori, aranci e frutti rossi, dai mirtilli alle ciliegie, frutta a guscio come mandorle e noci, verdure a foglia verde come spinaci, cicoria, lattuga, pesce come sgombro, sarde e salmone, olio extravergine di oliva. La dieta anti-infiammatoria per eccellenza è la dieta mediterranea, che ha come pilastri vegetali, legumi, cereali integrali, pesce, poca carne e bianca, consumo moderato di uova e formaggi, meglio se freschi e olio d’oliva»
Nel libro, oltre a un’ampia parte dedicata all’importanza di analisi e controlli medici (quali e a quale età), viene approfondita anche al questione dei vaccini
«Sì, a parte il vaccino anti-influenzale che dovrebbero fare tutti dopo i 50 anni, ci sono vaccini che evitano di prendere patologie che potrebbero mettere a dura prova. Ad esempio nella terza età è caldamente raccomandato il vaccino contro lo pneumococco e contro l’herpes zoster»
Per restare giovani e sani pare sia importante anche lo stato d’animo…
«Se il corpo si nutre e si muove come deve, l’infiammazione cala. Ma cala anche quando il cervello si accende di curiosità e si scalda con i sentimenti. Gli studi dimostrano che abbracciare la vita nel modo giusto è importante. Sono cinque i consigli utili: imparare sempre, la conoscenza è una rete di connessioni tra i neuroni. Poi, essere malleabili, se il cervello funziona in automatico la sua attività si riduce. Ecco perchè variare abitudini è un bene. La giovinezza è malleabilità. Sentirsi utili, avere uno scopo nella vita, costruire obiettivi sempre nuovi significa che il proprio stare al mondo fa la differenza. Amare, coltivare affetti e famiglia influenza la salute. Cercare l’armonia di corpo e mente contrasta gli effetti dello stress»
*Corriere del Veneto, 17 maggio 2018