Ho piacevolmente accolto la proposta di Alessandro di scrivere la prefazione di questo libro perché oltre alla stima reciproca che abbiamo costruito durante gli anni in cui, da manager, mi ha accompagnato nel processo di sviluppo aziendale, ci accomuna la visione che la formazione continua a tutti i livelli rappresenti un differenziale competitivo ad alto potenziale.
E’ un tema a me caro, quello della formazione professionale, tecnica e trasversale, che conoscono bene anche i colleghi e gli associati del mondo confindustriale, che ho avuto l’onore di rappresentare nel quadriennio 2013-2017 come Presidente della territoriale bergamasca, quarta per rilevanza in Italia .
Il processo di continuo apprendimento, supportato e accostato all’operatività quotidiana alimenta infatti la creatività individuale e collettiva, e pertanto genera innovazione: sul sapere noto, solido e certo si costruisce il “nuovo” e l’opportunità.
La fiducia nell’innovazione, abilitante o discontinua, come fabbrica del nostro futuro ed il coraggio di introdurre cambiamenti proprio quando le cose vanno bene (perché farlo quando vanno male non è una scelta) sono alcuni temi cardine affrontati nel presente libro, tutti legati da un filo rosso che l’imprenditore non dovrebbe mai perdere:
– L’importanza della capacità di concentrazione nel leggere il contesto oltre la propria autoreferenzialità;
– L’attenzione a formulare, aggiornare e condividere una vision sempre coerente con la soddisfazione dovuta a tutti gli stakeholders;
– Il saper scegliere e coltivare, in un contesto culturale premiante, le giuste professionalità, capaci di contribuire attivamente all’intento strategico dell’impresa e di dare allo stesso tempo concretezza alla mission lungo tutta la filiera e nel contesto internazionale in cui l’impresa è inserita.
Complice l’età e la mia esperienza di vita, tra le tematiche più salienti approfondite da Alessandro ce n’è una che mi tocca particolarmente, ed è quella relativa alla continuità di impresa. E’ su questo terreno che le seconde generazioni, come la mia, si giocano il 50% di probabilità di consegnare l’impresa alla terza generazione, se già sono sopravvissute al 70% di fallimenti del primo passaggio. E’ qui che dalla seconda generazione in poi – che a differenza della prima, non è solo padre ma ha anche il vantaggio di essere figlio – è vitale impegnarsi a custodire i valori aziendali fondanti e cavalcare allo stesso tempo quei cambiamenti che, alla velocità digitale, mettono fuori gioco la generazione precedente e possono allo stesso tempo far sentire lontana l’impresa alla generazione futura, obbligando così a rifondare l’azienda ad ogni cambio di paradigma familiare, culturale, di mercato o di contesto.
E’ nel “passaggio di mano” che un imprenditore deve trovare il non facile equilibrio tra il migliore utilizzo e protezione possibili del capitale, del ruolo sociale di impresa che vuole l’impresa consegnata in condizioni migliori di come è stata ricevuta e dell’umana tensione che vorrebbe il passaggio generazionale piuttosto di un disimpegno, pur che questo sia fattibile senza pregiudizi familiari. Perché se si rompe la famiglia, si rompe l’azienda e non il contrario.
Questo libro è figlio dell’esperienza ed alla nostra esperienza di imprenditori si rivolge, offrendo spunti di riflessione, occasioni di approfondimento o anche solo una lente attraverso cui guardare, quando cerchiamo la formula magica della continuità tra innovazione, famiglia, cultura aziendale, patrimonio, esposizione internazionale, ritorno dell’investimento e ruolo sociale di impresa.
Il mio augurio più sincero è che questo libro possa seminare la consapevolezza che la continuità di impresa vada pianificata per tempo e con grande attenzione. Le dimensioni del rischio imprenditoriale che esercitiamo sono talmente interconnesse ed inserite in contesti così accelerati dall’innovazione, che non possiamo non prenderci il tempo per programmarne le ricadute positive e limitarne quelle pregiudizievoli.
Prefazione di Ercole Galizzi, Imprenditore di ARGOMM SPA e Past President CONFINDUSTRIA Bergamo, al volume R-Innovare il family business (Guerini) di Alessandro Scaglione