Federico Marchetti, classe ‘69, finora ha fatto l’imprenditore, creando da zero la Amazon italiana dell’alto di gamma, ma presto diventerà un dipendente di lusso di Compagnie Financière Richemont. Il colosso svizzero di gioielli e orologi che possiede marchi come Cartier e Iwc dal 2015 e’ il primo azionista di Ynap ( acronimo di Yoox Net- a- Porter), perché ha portato in dote alla Yoox di Marchetti la sua Net- a- Porter, e ieri dopo gli ottimi risultati conseguiti dalla società che vende moda online ha deciso di lanciare un’Opa amichevole che valuta 5,4 miliardi la società di cui Marchetti è l’amministratore delegato, nonché azionista con il 3,9%. Questo l’epilogo di un’azienda nata negli anni duemila in un garage di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna, che è stata la prima a portare la moda in rete. Allora l’idea di comprare un abito di Valentino sul web o di acquistare un orologio da 140 mila euro online, era difficile perfino da immaginare. Marchetti invece, non solo ha avuto l’idea, ma è stato capace di tradurla in una realtà quotata tra le 40 maggiori di Piazza Affari, che vende oggetti di lusso in 180 paesi. Dal 2000 ad ora Marchetti è sempre stato convinto che proteggendo la qualità, il servizio, la distribuzione e l’autenticità dei prodotti, online si sarebbe potuto vendere di tutto. E così il progetto Yoox ha trovato i suoi primi sostenitori, sia nell’ambito del venture capitale dove è riuscito a farsi finanziare da Elserino Piol, sia nell’ambito della moda dove Renzo Rosso di Diesel, non solo ha finanziato l’iniziativa ma ha affidato a Yoox lo sviluppo dell’e-commerce di tutti i suoi marchi iniziando da Diesel e finendo con Marni (l’ultimo brand rilevato dalla sua Otb).
Nonostante Yoox sia nata e cresciuta in Italia, il salto dimensionale è arrivato nel 2015, quando il gruppo è convolato a nozze con la Net- a- Porter di Richemont. Allora Marchetti negoziò una governance ferrea che tutelava tutti gli azionisti della società, tra cui Rosso (3,9%), lasciando il colosso presieduto da Johann Rupert in un angolo. Net- a- Porter venne valutata tanto quanto Yoox, ma Richemont ricevette in cambio il 48,9% delle azioni della nuova società con diritti di voto limitati al 25%, in virtù dei quali poteva esprimere solo due consiglieri su 12, con un cda composto a maggioranza da amministratori indipendenti. Natalie Massenet, che come Marchetti aveva creato dal nulla Net-a-Porter, venne nominata presidente, ma tutte le deleghe finirono in mano all’imprenditore italiano. E Marchetti mettendo insieme la logistica e i magazzini automatizzati di Yoox con l’allure di Net- a- Porter, ha saputo rendere il gruppo profittevole ancor più profittevole portandolo verso una crescita a due cifre sostenuto da un piano di investimenti in tecnologia da mezzo miliardo di euro. La scala, in un business a margini limitati come l’e- commerce è fondamentale, e l’azienda che si era quotata nel 2009 con 140 milioni di ricavi, tra crescita organica e acquisizioni, ha chiuso il 2017 con un fatturato di 2,1 miliardi, una cifra non lontana da quelle di alcuni grandi brand della moda italiana come Armani e Prada. Grazie a Marchetti Richemont ha imparato che il digitale è la nuova frontiera di crescita del lusso, e che online si può vedere anche orologi e gioielli, dato che Net-a-Porter custodisce il data base della crema dei consumatori di alta gamma. Prima delle nozze con Net-a-Porter Yoox viaggiava sui 20 euro ad azione, oltre quattro volte il prezzo del collocamento del 2009 (4,3 euro), ma circa la metà rispetto ai 38 euro offerti ieri da Richemont per rilevare il 51% di Yoox che ancora non possiede, tra cui circa 200 milioni di euro in azioni in mano a Marchetti e a Rosso della Diesel. «Creare qualcosa di ancora più grande è sempre stato il mio sogno – spiega Marchetti, mentre ricorda l’Ipo del 2009 che si è concretizzato con la fusione di Yoox e Net- a- Porter nel 2015, una visione condivisa con Richemont». Qualcuno pensa però che Marchetti, come la Massenet che due anni dopo l’uscita da Net–Porter è tornata a occuparsi di moda online con Farfetch- potrebbe ripartire da una nuova avventura imprenditoria. « La prospettiva di non possedere più il 4% del capitale azionario non cambia assolutamente il mio impegno imprenditoriale in Ynap conclude Marchetti – la mia motivazione è sempre stata sognare e innovare per i nostri clienti e questo non cambierà negli anni a venire».
Richemont vuol comprare tutto il lusso online di Yoox was last modified: Gennaio 23rd, 2018 by Redazione