Descrizione
POSTEDITORI | 9791280829924
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Il distretto conciario della Valle del Chiampo si sviluppa in
modo dirompente in una zona segnata fino a poco prima dall’emigrazione e dalla povertà.
Il successo industriale oscura completamente i danni ambientali, che sono generati da un
uso dell’acqua intensivo a monte, con l’emungimento dalle falde, e inquinante a valle, sia in
superficie che delle ricariche sotterranee.
La consapevolezza di dover intervenire sul disinquinamento è correlata a disposizioni
normative fondamentali, come la legge Merli 319/1976, a seguito della quale sono costruiti
i grandi impianti di depurazione delle acque scaricate dalle concerie. Quella del Medio
Chiampo, avviata nel 1982, è una infrastruttura ambientale di rilevanza pubblica, condizione
e garanzia dello svolgersi di storie imprenditoriali di eccellenza assoluta.
Questa vicenda, pur tormentata in alcuni passaggi critici, insegna che solo l’affermazione
di una grande cultura industriale a fianco del regolatore pubblico permette di concepire
un’evoluzione di una grande cultura ambientale.
Medio Chiampo con il suo sistema è lì a dimostrare che il futuro può diventare sostenibile se
le tecnologie ambientali specializzano sempre di più le funzioni di riuso e riciclo delle risorse
utilizzate, configurandosi come un driver dell’economia circolare. Il paradosso è che una delle
zone originariamente più inquinate del Nord Italia è levatrice di un repertorio molto avanzato
di innovazioni ambientali come unica strada per consolidarne la leadership competitiva
mondiale.
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