Descrizione
Il libro analizza la perdita di orientamento e di direzione in cui l’uomo si trova a vivere in questi primi vent’anni del XXI secolo. Il sistema del “vecchio mondo” si è esaurito, non ha più senso di esistere. E il cambiamento iniziato è profondo. Esso non è tecnologico, ma umano. Si tratta di un salto di coscienza individuale e collettiva che può portarci in un’altra dimensione. Ma per poterlo fare servono leader di elevata statura, con una consapevolezza e una visione in grado di risvegliarci e di condurci verso il nuovo. Perché è dall’alto che provengono l’impulso e la direzione. Servono leader umanisti, consapevoli cioè che “il modo migliore per trasformare le nostre imprese, le nostre società e il nostro mondo è quello di trasformare prima noi stessi.” E per cambiare il mondo, “leader umanisti come Aung San Suu Kyi o Mandela, non possono più essere eccezioni (…) Sono chiamati a esserlo in maggioranza, uomini… e sicuramente donne.” Prefazione di Pierre Bellon.