È stata presentata questa mattina, nella Sala Giulio Bresciani Alvarez di Palazzo Moroni sede del Comune di Padova, la XIII edizione del Premio Galileo per la Divulgazione Scientifica. A illustrare l’edizione di quest’anno l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche il prorettore dell’Università degliStudi di Padova Fabrizio Dughiero e il fondatore di ItalyPost e promotore del Galileo Festival Filiberto Zovico.
«Per la sua storia e la sua originalità, il Premio Galileo è un patrimonio della nostra città – ha commentato l’assessore Colasio – e il nostro obiettivo è quello di valorizzarlo al meglio. Abbiamo bisogno di divulgazione scientifica di alto livello e di legare questa opera di diffusione della conoscenza all’innovazione tecnologica e scientifica e a eventi che ci consentano di rivolgerci a un pubblico il più ampio possibile. Dato il grande successo dello scorso anno – ha aggiunto l’assessore – che ha portato peraltro ai vertici delle classifiche dedicate alla saggistica il libro vincitore, abbiamo deciso di proseguire la collaborazione con il Galileo Festival dell’Innovazione, uno dei più importanti eventi nazionali di divulgazione scientifica e tecnologica, diventandone co-promotori. La cerimonia di premiazione del Premio letterario sarà parte integrante del Festival e rappresenterà la punta di diamante di questa manifestazione, che coinvolgerà studenti universitari provenienti da tutta Italia. Investire sui giovani e far conoscere Padova come meta di turismo scientifico e culturale è per noi di vitale importanza».
Le case editrici
Una delle novità più importanti della XIII edizione del Premio è l’ampliamento della platea degli editori che hanno risposto al bando di partecipazione, praticamente raddoppiata rispetto all’edizione 2018, composta da nomi di case editrici note e meno note. Questa grande attenzione nei confronti del Premio ha portato di conseguenza a far crescere il numero di volumi candidati, aumentati di circa il 50% rispetto all’edizione dello scorso anno.
Quest’anno il Comune di Padova, grazie al risparmio ottenuto dall’ottimizzazione di alcuni costi, investirà in una importante campagna pubblicitaria sui media a livello regionale e nazionale. L’obiettivo è promuovere, su tutto il territorio italiano, i cinque libri finalisti e la città di Padova come meta di turismo culturale e scientifico. «Stiamo pianificando delle uscite sui principali quotidiani nazionali – dice ancora l’assessore – permettendo così agli editori di avere un supporto pubblicitario importante sui titoli finalisti, ma, al contempo, promuovendo la città di Padova con tutte le sue ricchezze culturali e scientifiche. Saremo attivi con un ufficio stampa dedicato e avremo un’attenzione speciale per i social network, anche attraverso le dirette Facebook delle presentazioni dei libri e della cerimonia finale».
La giuria scientifica
La Giuria che sceglierà i cinque libri finalisti avrà come Presidente Elena Cattaneo, farmacologa, biologa e senatrice a vita, tra le principali scienziate impegnate nella ricerca sulle cellule staminali, con oltre cento pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali, come Science, Nature, Nature Genetics, Nature Neuroscience, Journal of Neuroscience, Journal of Biological Chemistry. Dopo il dottorato in Biotecnologie applicate alla farmacologia presso l’Università Statale di Milano, Elena Cattaneo è stata ricercatrice al Massachusetts Institute of Technology e poi all’Università di Milano, dove ha anche insegnato dal 2001, ricoprendo diverse cattedre. Direttrice del laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del Dipartimento di Bioscienze dell’UniversitàStatale di Milano, co-fondatrice e direttrice del Centro interdipartimentale di ricerca sulle cellule staminali dell’Università di Milano (UniStem), è stata attiva in una serie di iniziative mirate a conferire alla scienza un ruolo importante nel dibattito politico in Italia, dal caso Stamina al rilancio della ricerca sugli ogm. Una Presidente donna in una Giuria che valorizza il ruolo delle donne in ambito scientifico.
A lei si affiancano cinque autorevoli giornalisti specialisti della divulgazione scientifica e rappresentanti dei principali gruppi editoriali italiani: Gabriele Beccaria, firma de La Stampa e dell’inserto Tutto Scienze; Luca De Biase, giornalista de Il Sole 24 Ore e fondatore della sezione Nòva dedicata all’innovazione; Luca Fraioli, caporedattore della Redazione Scienze, Ambiente, Tecnologia e Salute de La Repubblica; Anna Meldolesi, giornalista e saggista del Corriere della Sera e Le Scienze e tra i finalisti dell’edizione 2018 del Premio Galileo con il libro “E l’uomo creò l’uomo. CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico” (Bollati Boringhieri, 2017); e infine Rossella Panarese, autrice e conduttrice di Radio3Scienza, il quotidiano scientifico di Rai Radio 3.
Oltre ai giornalisti scientifici, grazie alla collaborazione con l’Università diPadova la Giuria vedrà la partecipazione di cinque docenti universitari in grado di rappresentare la comunità scientifica dell’Ateneo: Giovanna Capizzi, professoressa associata del Dipartimento di Scienze Statistiche; Rodolfo Costa, professore ordinario di Genetica; Piero Martin, professore di fisica sperimentale al Dipartimento di Fisica e Astronomia “G.Galilei” e tra i finalisti del Premio Galileo 2018 insieme ad Alessandra Viola con “Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti” (Codice Edizioni, 2017); Giulia Treu, professoressa associata presso il Dipartimento di Matematica “Tullio Levi Civita” Maria Elena Valcher, professoressa ordinaria di Automatica del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.
La giuria popolare
Il libro vincitore verrà scelto nell’ambito della cinquina finalista dalla giuria “popolare”.
Proprio la settimana scorsa, sono state inviate 9.000 mail ad altrettanti docenti delle Università Italiane (nonché, ovviamente, a tutti i Rettori) affinché invitassero i propri studenti a candidarsi a far parte della Giuria che, con voto segreto, decreterà il vincitore. Gli studenti universitari che sceglieranno di partecipare, riceveranno in formato elettronico i cinque libri finalisti da leggere impegnandosi a raggiungere Padova per assistere alle presentazioni dei cinque finalisti, in programma giovedì 9 maggio, e alla cerimonia di premiazione, che si svolgerà venerdì 10 maggio nell’Aula Magna dell’Università di Padova.
Della giuria popolare faranno parte anche gli studenti di dieci classi delle scuole secondarie di secondo grado, cinque della provincia di Padova e altre cinque di altre province d’Italia. Un importante segnale di attenzione anche verso gli studenti più giovani.
Centinaia di giovani che si aggiungeranno ai moltissimi altri che parteciperanno al complesso delle iniziative del Galileo Festival. Un effetto partecipazione che si farà sentire in tutta la città in termini anche turistici.
Le sinergie
Il Galileo Festival dell’Innovazione, promosso dal Comune di Padova – manifestazione che nelle scorse edizioni ha avuto ospiti come il Premio Nobel per la Fisica Andre K. Geim, Alberto Sangiovanni Vincentelli dell’Università di Berkeley o Viktor Mayer-Schönberger dell’Università di Oxford – fino al 2017 si svolgeva in contemporanea con il Premio Galileo, ma a partire dall’edizione 2018 i due eventi hanno creato una sinergia che si è rivelata fondamentale per proporre un upgrade del Premio e dargli un pubblico più vasto. Lacerimonia di premiazione si svolgerà anche quest’anno nella sala al cui ingresso si trova la cattedra di Galileo, ovvero l’Aula Magna dell’Università di Padova, anche per rimarcare la simbiosi tra Città e Università.