Sono in totale 1.000 le imprese Champions – quelle che secondo la ricerca di ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera hanno performato meglio in termini di redditività e solidità finanziaria – nel nostro Paese. Di queste, poco più del 2% si trova in Puglia: si parla di 23 aziende con un fatturato che nel 2021 andava da 21 mln fino a 211 mln.
È in questo panorama che si inserisce la Powering Srl di Fragagnano, nella provincia di Taranto, che in questo insieme di circa venti aziende si posiziona prima per quanto riguarda la marginalità percentuale: una media del 48,99% tra 2019 e 2021, con un ‘picco’ del 55,69% nell’anno pre-pandemico (poi il margin è sceso al 46,69% nel 2020 e a 46,12% nei dodici mesi successivi).
L’azienda tarentina si occupa di noleggiare gruppi elettrogeni di media e grande potenza. Un servizio che offre in tutto il territorio nazionale grazie a una rete di 48 centri logistici – sei volte tanto il numero del 2016 (8). È da queste ‘sedi dislocate’ che partono, all’occorrenza, mezzi mobili equipaggiati con gruppi elettrogeni da 2Mw, vale a dire la potenza necessaria a ridare corrente elettrica a una cittadina di 25 mila abitanti o a una zona industriale.
Un tipo di intervento che si rende necessario specie nelle situazioni di emergenza. L’azienda è stata coinvolta, per esempio, dopo che la tempesta Vaia ha colpito le Dolomiti bellunesi e trentine nel 2018 e, proprio il mese scorso, in seguito all’ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Emilia-Romagna.
Potenza energetica, capacità di intervenire in tempi rapidi e in situazioni complicate, ma anche adattabilità delle soluzioni. I clienti di Powering, infatti, spaziano tra diversi settori, dalla logistica alle Public Utilities, dal settore alimentare a quello dello showbusiness. Motivo per cui l’azienda ha affinato la propria offerta, che ora copre diversi livelli di potenza e configurazioni, tra cui spiccano i gruppi elettrogeni ultrasilenziosi pensati per i contesti residenziali.
Tornando ai risultati finanziari, nel triennio 2019-2021 l’Ebitda di Powering è calato in termini valoriali da 13,86 mln a quasi 10,2 mln ed è poi tornato a crescere a 17,94 mln (+29,5% sul 2019 e +75,96% sul 2020). Andamento simile anche per il fatturato, diminuito tra 2019 e 2020 (da 24,88 mln a 21,93 mln) e poi salito a 38,91 mln l’anno successivo.
Significativo il tasso composto di crescita annuale, che dal 2015 – anno in cui i ricavi si attestavano a poco meno di 3,07 mln – al 2021 è stato pari al 52,71%. E per il 2022 l’azienda pugliese ha dichiarato un altro incremento dei ricavi, che ha raggiunto quota 45,18 mln, segnando un +16,13% sul bilancio precedente.
Nel 2021 il reddito operativo si è attestato a 14,71 mln e l’azienda aveva utili per oltre 11,19 mln. Il suo patrimonio netto ammontava in quell’anno a quasi 32,4 mln, ma Powering aveva debiti per 4,79 mln a causa di una Posizione finanziaria netta (Pfn) positiva. La ratio tra Pfn ed Ebitda medio del triennio 2019-2021 è dunque pari a 0,34.
Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score AA, vicino al massimo grado di solvibilità per una società rappresentato dalla tripla A. E il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato pari al 34,55%.
Powering è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera e poi presentata durante l’anno tramite un tour che vede protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.