Marca trevigiana. L’Open Factory Sunday ha premesso di esplorare una produzione già incontrata in Polesine: i caloriferi di design. Quelli dell’Antrax It di Resana oggi sono firmati Matteo Thun, Daniel Libeskind, Marc Sadler. Ma chissà. Il tour della fabbrica ha mostrato l’intero processo creativo-produttivo, poi però c’è anche un laboratorio per i bambini: un miniradiatore, gli strumenti per decorarlo, e non è detto che, giocando, qualcuno dei piccoli non abbia scoperto di avere un qualche talento da coltivare. Loro, e gli stessi genitori. Su a Conegliano, capitale del prosecco, la Keyline produce chiavi. Non fatevi ingannare, non è banale: nell’era dei transponder e della cybersecurity non si può essere leader internazionali senza massicce dosi di innovazione. Che spesso fa il paio con «creatività», per cui, per le «porte aperte», il gruppo organizza tre laboratori: scontato quello in cui farsi da soli i duplicati, meno quelli per creare decorazioni e «gioielli» di tessuto.
Poi, nella ridiscesa verso Treviso il percorso ha previsto uno step a Mogliano: centro di produzione dello Studio Pointer e, attorno, ville venete in quantità. Come a Paese, dove la Galdi fa macchine confezionatrici di cartoncini (tipo quelli dei succhi di frutta), e le sue porte le apre anche per riflettere su «cambiamenti climatici e sfide ambientali». Più a Nord Est, già in Friuli Venezia Giulia, l’alta meccanica della Siap-Carraro di Maniago si incrocia con i mosaici che Themissingpiece racconta (e fa «provare») a chi visita il laboratorio di Udine.
San Daniele è poco più su, e non è solo prosciutto crudo: le sue protesi «su misura» fanno della Lima Corporate un nome conosciuto dai chirurghi ortopedici di tutto il mondo. Può essere che, a rafforzarne il know how, c’entrino in parte le montagne tutt’intorno. Quelle della Carnia, per cominciare. Tra Tolmezzo e Amaro il Carnia Industria Park ospita 200 aziende i loro 3.500 dipendenti. ha aperto le sue porte con Eurotech, Amb, Gortani.
*L’Economia, 12 novembre 2018