«Sulla soglia del frontespizio c’è un titolo che precipita nell’afasia e nel silenzio: in queste zone, del resto, un componimento poetico prende avvio e in queste è continuamente ricacciato. Il titolo del quinto libro di poesia di Nicoletta Bidoia smaschera la contraddizione e l’esitazione che tutto plasma: la partenza, in poesia come in una musica o a teatro, è sempre silenzio e mutismo. Pensiamo, esemplificando, alla fatica sovraumana che fa l’attacco dell'”Incompiuta” di Schubert per fuoriuscire dal silenzio. Pensiamo soprattutto a quanto dicono i versi di Massimo Ferretti, richiamati a un certo punto quale constatazione e dilemma e a conferma di un’aporia originaria: ricorrere alla parola scritta quando si vorrebbe unicamente ballare.» (dall’introduzione di Alberto Cellotto)