Secondo il giornalista del Corriere della Sera Antonio Polito, ci sono molte ragioni politiche che possono spiegare perché Salvini è in calo nei sondaggi, “oltre a quella più ovvia degli sbandamenti continui (aprire tutto/chiudere tutto)”. Secondo lui il distanziamento sociale è il fattore che ha contato di più, perché il per il leader “caldo” il contatto è tutto.
“La più importante è che la crisi del Covid-19 ha svelato l’inganno del «sovranismo in un paese solo»” spiega il giornalista, che fa riferimento alla recente sentenza della Corte costituzionale tedesca,” innescata da un ricorso di quelli che potremmo definire i «sovranisti» di Germania”, per affermare che “la reazione dei sovranisti italiani ha finito con l’essere pressoché identica a quella degli europeisti e federalisti più convinti: l’interesse nazionale italiano richiede infatti di difendere dal sovranismo degli altri l’indipendenza della Banca europea e la superiorità del diritto comunitario”.
Polito continua dicendo che i «nuovi leghisti» di Salvini chiedevano da anni di liberarci delle regole europee per poter correre verso la crescita. “Oggi, come si sa, quelle regole sono state in gran parte sospese, dai vincoli del Patto di stabilità a quelli per gli aiuti alle imprese. Ma a sfruttare di più l’opportunità sono stati finora i Paesi che le risorse da spendere ce l’hanno, perché possono indebitarsi senza problemi sui mercati e dunque sono in grado di mobilitare cifre ingenti anche per finanziare le loro imprese, Germania in primis”. Il che conferma che all’Italia conviene invece che ci siano regole europee e che non viga la legge del più forte.
Questi sono motivi razionali e complessi che il grande pubblico avverte solo in maniera intuitiva – continua Polito – ma ci sono motivi più concreti che hanno danneggiato la popolarità di Salvini. “Il leader della Lega è infatti il più «caldo» dei nostri politici. Nel senso che ha costruito la sua fortuna sul contatto fisico, uno a uno, sul bagno di folla, sull’immersione salvifica nel popolo, al quale si presenta e appare come «uno di noi». L’orgia dei selfie non era altro che questo”. Il contatto, per il giornalista, non era solo politico, ma era anche umano. E il distanziamento sociale ha distrutto tutto questo. “Salvini lo sta pagando più di ogni altro leader. In assenza del popolo, i leader più «popolari» e «immediati» perdono terreno a vantaggio dei politici più «mediati»”.
Il populismo, secondo la tesi di Polito, ha quindi bisogno del popolo. Che chiude il suo pezzo con una domanda: “Covid-19 cambierà anche i set della politica e la tecnica di recitazione dei leader?”