Erano cinque le aziende Champion individuate dalla survey del Centro Studi di ItalyPost presenti ieri al focus group tenutosi alla presenza di un gruppo selezionato di imprenditori, rappresentanti del mondo finanziario ed esperti dell’Università di Padova e di società di advisory. Cinque modelli molto diversi ma accomunati da drivers come la specializzazione di segmento e di prodotto, il ruolo centrale di ricerca e sviluppo, l’elevata quota di risorse investite per la crescita.
E proprio di una crescita disruptive, rispetto al resto del tessuto economico territoriale, è testimone Daniele Versolato, Direttore Marketing di Biofarma : “Biofarma investe sistematicamente una quota molto elevata delle risorse generate dal ciclo economico: dopo i 16 milioni investiti nel 2014 per la costruzione del più grande impianto in Europa per la produzione di probiotici, nel 2017 ne abbiamo investiti 20 e assunto 150 nuovi addetti, molti dei quali per la strutturazione della prima e seconda linea di management. Con il nostro modello di full outsourcing siamo diventati i partner più affidabili di brand mondiali del settore farmaceutico e cosmetico, per i quali gestiamo l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla progettazione, ideazione, ricerca e sviluppo, alla produzione vera e propria, al packaging e alla logistica. Sono targati Biofarma brevetti come Malox, Enterogermina, Somatoline. Tutto ciò richiede investimenti continui, non solo in tecnologia, ma anche parallelamente in risorse umane”.
Lo stesso modello di altissima specializzaione e partnership con grandi brand mondiali è quello di Diamant, che produce le calzature del settore sportivo di Nike, Decathlon, k2 e Crocs.
La società, interpretando il modello produttivo che scorpora i segmenti della filiera a basso valore aggiunto e li delocalizza, mantenendo “in house” quelli a più elevata produzione di valore, come R&S e produzioni di nicchia, ha saputo evolvere e trasformare in un vantaggio competitivo la crisi di uno dei più importanti distretti manifatturieri nazionali. Oggi Diamant, che opera anche con brand propri nel settore delle calzature da ciclismo e dei telai da bicicletta, conta 90 milioni di fatturato e 2.000 dipendenti. “ Non assumiamo laureati -è la provocazione di Philippe Zecchetto, amministratore delegato di Diamant – prediligiamo la formazione in house delle competenze specialistiche che ci servono, soprattutto nel comparto tecnico. Il requisito che reputiamo irrinunciabile nei nostri collaboratori è la passione, per il prodotto in primis, da noi i collaboratori appassionati trovano spazio e opportunità reali di crescita”.
Passione anche per Giovanni Ferrari, Presidente di Brevetti Cea. Passione per un prodotto che trova competitors a livello mondiale solamente in alcuni grandi produttori tedeschi e che in Brevetti Cea si traduce nella produzione di 50 macchinari l’anno, altamente customizzati, destinati ai più grandi produttori mondiali di farmaci iniettabili. “ I nostri competitors sono big players con una gamma di prodotti elevatissima, noi al contrario ci siamo concentrati su una nicchia ultraspecializzata, ci facciamo rincorrere, tanto che ci copiano persino il colore delle macchine”.
Un’offerta di prodotto viceversa estremamente ampia è quella che caratterizza, nel settore dei vini e dei distillati, il modello di posizionamento di Bottega, società che distribuisce vini, grappe e liquori in oltre 120 paesi ed è presente in buona parte dei duty free aeroportuali del mondo. Azienda nata come distilleria, ha sviluppato poi il comparto dei vini, in primis il Prosecco, posizionandosi su una fascia medio-alta e di recente un concept enograstonomico ( Prosecco Bar), con 5 punti vendita aperti e altrettanti in corso di apertura.
Crescita incalzante (chuiderà il 2017 com circa 100 milioni di euro di fatturato), anche in questo caso supportata da importanti investimenti, è quella di Texa, che deve il suo posizionamento competitivo in buona parte al ruolo centrale dell’innovazione. Come spiega in maniera chiarissima, Luciano Marton ( Coo di Texa), “ l’innovazione va configurata e strutturata all’interno di una vera e propria divisione aziendale, dedicata esclusivamente e a tempo pieno ai temi della ricerca e sviluppo. L’innovazione è un processo, che necessita di obiettivi, risorse, procedure,modalità puntuali di delivery dei risultati, esattamente come ogni altro processo aziendale, solamente in modo strutturato produce valore e opportunità di crescita del business. L’ultima iniziativa in tema di innovazione, in Texa, è stata la strutturazione esclusivamente per il comparto del motore elettrico di un team di ricerca all’interno di uno spinoff aziendale (Texa Dynamics)”.
Diffuso e interiorizzato il clima di ottimismo per il futuro fra i protagonisti, nonostante i freni endemici del sistema Paese, l’incontro è stato come i precedenti una vera e propria iniezione di fiducia e di dimostrazione di come fare impresa a livelli di eccellenza sia ancora oggi non solo un’opzione possibile, ma anche replicabile.