L’amministratore delegato di Vodafone, Aldo Bisio, e gli ex ministri Luigi Nicolais e Francesco Profumo, il teologo Vito Mancuso e l’astronauta Franco Malerba, la pop star Raphael Gualazzi: sono questi alcuni dei “nomi” che si sono dati appuntamento a Padova tra il 14 e il 20 di maggio per la Padova Innovation Week che per la prima volta accoglie eventi di respiro internazionale come il Galileo Festival e il premio letterario Galileo, le Innovation Talks dell’Università di Padova e il Ted-X, le innumerevoli iniziative delle tante imprese e start up innovative padovane.
Un’operazione di connessione fra eventi e iniziative di cui il mattino di Padova è media partner e che è promossa da Comune, Università, Camera di Commercio di Padova e Galileo Visionary District. Un’iniziativa, nata dalla constatazione che già da alcuni anni il maggio padovano era affollato di incontri sul tema delle nuove tecnologie, dell’innovazione e della scienza che potevano essere ulteriormente supportati da una nuova sinergia comune. Un vero e proprio Fuori Salone che mira ad attrarre visitatori e ad accendere i riflettori su un tessuto economico e culturale tra i più reattivi del Paese.
«L’amministrazione ha deciso di mettere a fattore comune il valore dei singoli eventi», ha spiegato Carlo Pasqualetto, consigliere comunale di Padova con delega all’Innovazione, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, «e ha creato un contenitore che rendesse esponenziale il ritorno sociale per la città, offrendo un luogo e un momento dell’anno per permettere a chiunque fosse interessato di parlare di innovazione».
Centinaia gli eventi e i relatori pronti a confrontarsi con migliaia di studenti, imprenditori e cittadini curiosi di comprendere uno o più aspetti del complesso ed articolato mondo 4.0 che si insinua sempre più nelle nostre vite. Le location sono dislocate su tutto il territorio della città per un grande evento sullo stile di quello milanese della Design Week, in grado di posizionare Padova come capitale italiana dell’innovazionenell’immaginario collettivo nazionale ed internazionale: dalla Fiera all’Orto Botanico, dalla Camera di Commercio al Conservatorio Pollini, passando per le sedi storiche dell’Università e quelle operative della Zona Industriale, la città sceglie di riconoscere la forza generativa di un dialogo costante tra grandi, medie e piccole aziende, centri di ricerca, istituzioni e mondo dell’Università.
«Crediamo sia centrale» aggiunge Fabrizio Dughiero, prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’Università di Padova, «fare sistema tra le diverse istituzioni, tra aziende, enti pubblici e associazioni di categoria, ma pure fra eventi e contenuti a cui tutti dobbiamo contribuire. Durante i 3 giorni degli Innovation Talks organizzati dal nostro ateneo, approfondiremo i tempi della cultura della Open Innovation, delle criptovalute, della cyber security e molto altro ancora».Un esempio virtuoso di come le sinergie fra enti e istituzioni possano creare un prodotto competitivo dal punto di vista culturale a livello nazionale e internazionale.
«Questa sarà un’occasione per parlare di innovazione a tutti i livelli»,conclude Giulia Turra, executive manager di Start Cube, incubatore d’impresa del Galileo Visionary District. «Non solo tecnologia ma anche psicologia, internazionalizzazione e tanto altro. Ritengo ammirevole vedere come le associazioni, gli enti e le aziende private si siano attivati per organizzare gli eventi e farne parte. Tutto questo a dimostrazione che questi soggetti si stanno attivando per formare un ecosistema per accelerare l’innovazione nella nostra città e renderla sempre più attrattiva».
*Il Mattino di Padova, 6 maggio 2018