Questa fase storica è contrassegnata da una crescente contrapposizione tra Usa e Cina. Come si dispiegara’ questa battaglia sul campo, che quasi ogni giorno vede nuove azioni e controreazioni, e’ difficile a dirsi. Per qualcuno questa nuova fase rischia di essere, sul piano economico, ben peggiore dell’effetto del covid-19. Per altri, es. lo storico Niall Ferguson, una cruda necessità per bloccare la prepotenza cinese.
Era da qualche decennio che la geopolitica non ritornava sulla scena in modo così prepotente. Per essere compresa, la geopolitica richiede una premessa: l’analisi degli avvenimenti storici che ci hanno condotto sino a qui.
“Oriente e Occidente” di Federico Rampini parte proprio dal passato per cercare di tracciare alcune possibili traiettorie prospettiche. Con un stile sempre ritmato, Rampini ripercorre come il mondo asiatico ha profondamente influenzato il mondo occidentale, e viceversa. Due mondi che hanno sempre fatto fatica a dialogare tra loro perché ancorati a visioni diverse che danno un valore più rilevante alla massa – la cultura asiatica -, rispetto all’individuo – la cultura occidentale. Nonostante le differenze, o meglio grazie a queste, il terreno di innamoramento nel corso dei secoli ha visto tanti protagonisti: dal conosciutissimo Marco Polo, per arrivare a Matteo Ricci o a Giovan da Pian del Carpine.
Un libro che stimola la curiosità e l’approfondimento di altri testi. “Oriente e Occidente” ad un certo punto lascia le traccie della storia e assume le sembianze dell’istant book. Qui perde di profondità perché per definizione la cronaca fa fatica a dare verticalità con la semplice notizia nel momento che non si e’ ancora sedimentata, ma anche perché in questo momento è molto difficile offrire risposte a domande che facciamo fatica ancora a porre. Rampini va letto anche quotidianamente, specialmente nel suo “Outlook” dedicato alle notizie internazionali: senza alcun dubbio l’analisi più interessante che si possa leggere in Italia.