Spunta un’offerta industriale tutta italiana per Pasta Zara, lo storico marco trevigiano guidato per oltre un secolo dalla famiglia Bragagnolo, che a maggio ha presentato richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Treviso. Accanto all’interesse di alcuni fondi europei, ieri è pervenuta all’azienda un’offerta da parte della Due G Holding, redatta dallo Studio Porcaro. Il fondo è un family office della famiglia piemontese Ginatta, storicamente impegnata nel comparto dell’auto: tra gli altri investimenti industriali della holding c’è lo stabilimento Fiat di Termini Imerese.
Pasta Zara è uno storico marchio dell’export agroalimentare italiano, la cui crisi è cominciata già alcuni anni fa ed è in qualche modo collegata alla crisi delle popolari venete. Tre attualmente i suoi stabilimenti produttivi: nel trevigiano, nel triestino e nel bresciano, per un totale di oltre 400 dipendenti. Dopo le voci sull’interesse da parte di alcuni fondi europei – qualcuno ha parlato anche di Bank of China, che è tra i creditori dell’azienda – questa di Due G Holding è la prima offerta ufficialmente pervenuta.