È stata presentata ieri qui a Bruxelles l’attesa batteria di misure con il quale la Commissione europea vuole affrontare e risolvere il nodo delle sofferenze creditizie che in alcuni paesi, tra cui l’Italia, continuano a oberare il settore bancario. L’obiettivo della strategia è doppio: alleggerire i bilanci degli istituti di credito per consentire loro di prestare più facilmente all’economia reale e facilitare un accordo tra i paesi membri in vista del completamento dell’unione bancaria. Prima di tutto, Bruxelles vuole garantire «la disponibilita? nelle banche di una copertura sufficiente delle perdite sui crediti deteriorati». Nella sua proposta, da approvare in Parlamento e nel Consiglio, la Commissione fa una differenza tra crediti collateralizzati e crediti non collateralizzati. I primi dovranno essere coperti gradualmente al 100% entro otto anni. I secondi entro due anni. Se il debitore continuasse a ripagare il creditore in qualche modo, il tasso di copertura sarà dell’80%.
Crediti garantiti e non
La proposta non riguarda lo stock dei crediti in sofferenza, ma varrà per i nuovi prestiti diventati di cattiva qualità. Una volta le nuove regole entrate in vigore, la data di riferimento dei nuovi prestiti dovrebbe essere quella di ieri, ossia quella di pubblicazione della proposta. Questa scelta rischia di essere controversa per alcuni governi (anche se vi sono precedenti). Dal canto suo, già martedì il ministro dell’Economia italiano Pier Carlo Padoan aveva accolto positivamente la proposta comunitaria.
In secondo luogo, la Commissione propone di permettere un’esecuzione extragiudiziale accelerata dei prestiti coperti da garanzia reale. Le proposte prevedono che banca e debitore possano concordare in anticipo un meccanismo accelerato di recupero del valore dei prestiti coperti da garanzia reale. In caso di inadempimento del debitore, la banca o altro creditore garantito è in grado di recuperare rapidamente la garanzia del prestito senza perseguire le vie legali.
«L’escussione della garanzia in sede extragiudiziale (ossia l’azione legale intentata contro un debitore, ndr) e? limitata esclusivamente ai prestiti erogati alle imprese ed è protetta da salvaguardie. Il credito al consumo e? escluso», ha precisato la Commissione. Bruxelles propone inoltre di sviluppare i mercati secondari dei crediti deteriorati e ha quindi presentato uno schema tecnico per la creazione di piattaforme nazionali di gestione degli attivi (bad banks, volontarie).
Bad bank volontarie
«Negli ultimi anni l’Unione ha ridotto sensibilmente i rischi che pesano sul settore bancario. Dal 2014 le banche sottoposte alla vigilanza della Banca centrale europea hanno raccolto capitale aggiuntivo per 234 miliardi di euro», ha spiegato Bruxelles. In una intervista a un gruppo di giornali europei, tra cui Il Sole 24 Ore, il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis aveva spiegato martedì che il pacchetto servirà a trovare un accordo sul futuro dell’unione bancaria (si veda Il Sole 24 Ore di ieri).
Quest’ultima è composta da tre pilastri: la vigilanza unica, il meccanismo unico di risoluzione creditizia e la garanzia in solido dei depositi. Il terzo pilastro è ancora oggetto di negoziato diplomatico poiché i Ventotto sono ancora alla ricerca di un equilibrio tra riduzione dei rischi e condivisione dei rischi nei bilanci creditizi. Alcuni governi vogliono una maggiore pulizia dei conti bancari prima di assumersi la responsabilità di garantire depositi in paesi terzi.
La cautela dell’Abi
Sia la Commissione che la Banca centrale europea sono convinte che la riduzione dei rischi sia stata sufficiente per far scattare la garanzia unica dei depositi (si veda Il Sole24 Ore del 13 e del 14 marzo). I ministri delle Finanze si sono dati fino a giugno per trovare una intesa. Ammette un esponente comunitario: «Il pacchetto rischia di provocare resistenza politica. Nessuna associazione bancaria sarà felice di accettare norme sugli accantonamenti, ma siamo convinti che servirà a ripulire i bilanci».
Da Roma, l’Associazione bancaria italiana ha fatto sapere che «approfondirà e discuterà nei propri organi tutti gli aspetti giuridici delle novità normative varate dalla Commissione in combinato disposto con le altre regole che rimarranno in vigore e con quelle che emanerà la Vigilanza Bce». La presentazione di ieri della Commissione anticipa di un giorno la pubblicazione oggi da parte dell’istituto monetario di nuove norme sugli accantonamenti banca per banca in un quadro di sorveglianza bancaria.