Ci saranno i consiglieri cinquestelle e ci sarà il vicesindaco di Torino. Ma l’8 dicembre, alla manifestazione contro la Tav, il gonfalone della Città non ci sarà. Dopo una giornata di polemiche, la sindaca Chiara Appendino, negli ultimi giorni sempre più tormentata fra la necessità di ricucire con i torinesi scesi in piazza il 10 novembre e le continue provocazioni del gruppo degli irriducibili, prende le distanze dal suo movimento. Alla contromanifestazione che vuole rispondere alla piazza dei 40 mila Si Tav, lei non ci sarà e la Città non sarà rappresentata, annuncia alle sette di sera, senza però rinunciare a dire ancora una volta cosa ne pensi della Torino- Lione. « La maggioranza del Consiglio comunale della Città – dice Appendino in occasione di una cena della Caritas – esprime una posizione politica che condivido e che è anche contenuta nelle linee programmatiche di questa amministrazione. Non ritengo, invece, di coinvolgere nella manifestazione simboli istituzionali che, per loro stessa natura, rappresentano le sensibilità di un’intera comunità ».
Parole che riaprono la frattura all’interno dei 5Stelle. La sindaca smentisce così il suo consigliere Damiano Carretto che, al mattino, aveva annunciato su Facebook la partecipazione del Comune al corteo. La Città «sarà sicuramente rappresentata in veste ufficiale come in tutte le manifestazioni No Tav da quando Appendino è sindaca » . Un post in cui compare anche il manifesto del fumettista Zerocalcare che racconta un corteo No Tav sullo sfondo della Mole: « La Città partecipa alle manifestazioni No Tav in relazione a un preciso programma elettorale e ad atti votati dal Consiglio Comunale » aggiunge il consigliere grillino riferendosi al voto del 29 ottobre che ha portato il Comune di Torino ad essere ufficialmente No Tav.
Nella stessa piazza delle “madamine di Torino”, l’8 dicembre ci sarà in ogni caso il vicesindaco Guido Montanari che parla poco prima della sindaca: «Ho sempre partecipato e deciderà la giunta se indosserò o meno la fascia tricolore ».
Le difficoltà di Appendino sono confermate in serata dalla reazione del presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci: «Sono stupito dalla scelta della sindaca e non condivido la non partecipazione della Città » . In tarda serata arriva l’appello della capogruppo grillina Valentina Sganga: « Essere No Tav non sia un tabù per le istituzioni. Il Movimento 5Stelle è un corpo democratico aperto e nei prossimi giorni arriveremo a una sintesi».
Il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, che da mesi guida la battaglia con il governo per la Tav, taglia corto: « Questa storia si commenta da sé. Altro che ascolto della piazza» dice riferendosi all’invito che la sindaca aveva rivolto alle sette promotrici della manifestazione Si Tav. « Ma il problema – aggiunge il governatore – non è la manifestazione ma il fatto che il governo continui a menare il can per l’aia ».
Torino si avvicina all’appuntamento dell’8 dicembre in un clima sempre più difficile. « La maggioranza di Appendino è ormai allo sbando » dice Forza Italia, mentre il Pd torinese pubblica una locandina con la scritta “Not in my name”. « Se la Città decide di partecipare ufficilamente a un corteo Na Tav non può farlo a nome dei cittadini torinesi che sono nella stragrande maggioranza a favore dell’opera».