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Questa è la storia di un normalissima bambina. Non era più veloce, più forte o più intelligente degli altri bambini. La sua famiglia non era né ricca, né potente, né influente, a dire il vero avevano a mala pena di che mangiare. Lei era la ragazzina più fortunata del mondo, ma non lo sapeva ancora. Ferma tutto il Roald Dahl che c’è in te e riavvolgi la cassetta de La Fabbrica di Cioccolato al minuto 00:00. Perché, vuoi per un tramonto vista Appennino (e non grattacielo meneghino) vuoi per un Colli DOC coi piedi in pianura (e non un fast smoothie impigliato tra le maniglie della metro), visitare l’hub di Davines a Parma e scoprire come sono fatti i prodotti capelli migliori d’Italia per inci/cuore/sostenibilità di produzione è come per un bambino di dieci anni trovarsi al fianco di Willy Wonka e la sua factory da salivazione accelerata.
Ispirata a una cascina rurale abbracciata da tutta la palette dei verdi Pantone, la fabbrica Davines alle porte di Parma, Davines Village per la côté internazionale (che c’è e si sente e meno male), è la corte dell’azienda a carattere famigliare-futuristico guidata da Davide Bollati, che non ha bisogno di fare la corte alle guide amministrative dei big della cosmesi, poiché l’unico grande flirt di bandiera concesso è quello con la green economy. L’economia circolare, illuminata, che riconosce i limiti propri e del pianeta, che pone la bellezza come unica responsabilità, da raggiungere con tutti i mezzi eticamente possibili. Un orto scientifico dove coltivare e studiare, come un laboratorio en plein air, alcune tra le piante officinali presenti nelle formulazioni dei prodotti Davines e Comfort Zone e gli ortaggi à manger utilizzati dal ristorante aziendale in partnership con la società di catering dello chef tristellato Da Vittorio. Il centro di Ricerca e Sviluppo, gli uffici operativi e di formazione, lo stabilimento produttivo del Gruppo Davines e infine, meravigliosa creatura, la serra nonché spazio di co-working by Matteo Thun&Partners dove la natura prevale volutamente sull’architettura.
È con le scarpe che sprofondano su quell’aromaterapico hortus padanus che respiro, tocco, gusto, comprendo il concetto di polisensorialità di un’azienda che non è solo azienda da manuale di diritto commerciale, ma tecnologia, precisione, attenzione, accoglienza, benessere. Che si traduce nei migliori prodotti capelli online e instore, che si traduce in una carta etica azienda-dipendente per avere cura giorno dopo giorno della salute del rapporto tra entrambi, che si traduce nella nomina di un manager della felicità (sì, esiste davvero).
Niente cascate di cioccolato fondente fuso fantastico, lecca lecca che non si consumano e bibite iperglicemiche dai poteri ultraterreni (né tantomeno Umpa Lumpa da abbronzatura livello Cast Away), le mie scoperte da acquolina in bocca e haircare illuminato rimano con…
I prodotti capelli migliori per indecisi cronici = le maschere Davines The Circle Chronicles. Sei comandamenti formato trattamento à porter per chiome devote ai rimedi delle nonne di tutto il mondo in versione futur-istica. L’argilla rossa per rimuovere le impurità, burri emollienti istantanei, tè matcha per neutralizzare i radicali liberi (no, non solo nelle tazzone fumanti), rodiola anti-stress, da quella per svegliare sensi e cute ingrigita a quella per far rinascere animo e punte spente: il trend della stratificazione non è solo couture ma anche hairstyle, mai sentito parlare del multi-masking multi-tasking?
I prodotti capelli migliori per ricci disillusi dalla vita = il fluido Davines Liquid Spell. Una pozione magica o incredibilmente performante, chiamatela come volete in base al vostro tasso di cinismo. Un concentrato di aminoacidi e un bouquet di molecole termo attivate per dare corpo al fusto e rinforzare i capelli fini, leggermente danneggiati o (belli) addormentati. Non toccate fusi affilati ma solo filtri magici: So chi sei, vicino al mio cuor ogn’or sei tu / So chi sei, di tutti i miei sogni il dolce oggetto sei tu.
I prodotti capelli migliori per last second touch = lo shampoo secco Davines Hair Refresher. Da quando abbiamo smesso di scandalizzarci per la parola “shampoo secco”, da quando abbiamo dato il LA al passaparola del migliore shampoo secco, da quando abbiamo digerito il metodo per utilizzare lo shampoo secco senza conseguenze infelici (“scusa perché hai quella ciocca bianca?!”), abbiamo trovato il BFF delle chiamate dell’ultimo minuto, delle riunioni improvvise come acquazzoni, dei post acquazzoni che precedono riunioni tempestose.
I prodotti capelli migliori per tutti i tipi di capelli/problemi/massimi sistemi dell’haircare = la linea shampoo balsamo Davines OI. Cresce in Sud America (e qui si spiega la lucentezza dei capelli delle sue abitanti) ma qualcuno ha pensato bene di esportarlo ovunque, perché l’olio di roucou è l’anticrespo naturale fra i più potenti mai utilizzati in cosmesi. Previene l’invecchiamento e stimola la crescita, che sia in formato lavante o condizionante, e l’effetto frizz ce lo scordiamo anche nel bel mezzo di una selva oscura (e pluviale).
*Marie Claire, 22 ottobre 2018