Lucio ha diciannove anni e nell’ambito dell’equitazione, si chiama cavaliere. Con l’amico, Ferro, divide il sogno di vincere. Per Lucio e Ferro l’agonismo accende sogni di gloria e l’ansia sempre più forte di emanciparsi dalla famiglia. Basta tuttavia pochissimo per precipitare nei giochi di sopraffazione e compromesso di un ambiente spietato, in cui le molestie sulle allieve sono all’ordine del giorno e la violenza sugli animali è necessaria per andare avanti o salvarli dal macello. Nessuno meglio di Pietro Santetti, passato dal talento della sella a quello della penna, poteva raccontarcela, quella storia, con tanta passione
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