Potrebbe essere una storia sia di oltre un secolo e mezzo che molto più recente quella di Mattioli Spa, marchio torinese di gioielleria che ha saputo ritagliarsi un ruolo importante sia nel mercato italiano che in quello interazionale. Ma procediamo con ordine.
Le radici dell’azienda affondano infatti nel 1860 e nell’Antica Ditta Marchisio, rinomata per la creazione di catene e collane d’oro intarsiate di pietre preziose. Non solo: si trattava infatti della titolare del primo punzone rilasciato alla Città di Torino, l’attrezzo con cui era possibile contrassegnare ogni superficie lavorata con la sigla, poi diventata storica, ‘1 To’.
È nel 1995 che la famiglia Mattioli rileva l’Antica Ditta Marchisio e fin da subito affianca alla manifattura artigianale i processi industriali. Ancora oggi l’azienda continua a investire nella realizzazione e nel mantenimento di una fabbrica sempre all’avanguardia per i suoi quasi 330 addetti.
Nel 2013 Mattioli Spa è entrata a far parte del colosso svizzero del lusso Richemont, fattore che ha sicuramente contribuito alla valorizzazione del brand a livello globale. Oggi i suoi gioielli sono ormai distribuiti in 30 Paesi, tra cui spiccano il mercato europeo, quello statunitense e quello russo.
Il successo dell’azienda è certificato dall’andamento economico positivo degli ultimi anni. Nel 2021, infatti, il suo fatturato è stato di quasi 86,58 mln di euro, in crescita del 36,49% sui 63,43 mln del 2020 e del 34,34% sui 64,44 mln del 2019. Un valore, quello del 2021, quasi quadruplo rispetto a quello del 2015, quando il fatturato era pari a 21,4 mln. E infatti in questi sette anni il tasso di crescita annuale composto di Mattioli è stato di ben il 26,23%.
Anche l’Ebitda ha segnato un aumento tra pre e post-pandemia: era pari a circa 9,09 mln nel 2019 (per un Ebitda margin uguale al 14,1%), a 8,38 mln nel 2020 (13,21%) e a 11,94 mln nel 2021 (13,79%). Nel triennio, l’Ebitda medio è stato del 13,71%.
Nel 2021 l’Ebit, il reddito operativo, è stato di 9,78 mln e il risultato dell’esercizio è stato positivo, con un valore di 6,35 mln. Nello stesso anno il patrimonio netto è stato di quasi 28,72 mln di euro, ma l’azienda aveva debiti per 8,75 mln a causa di una Posizione finanziaria netta (Pfn) positiva. Il rapporto Pfn/Ebitda medio del triennio 2019-2021 è 0,89.
Le agenzie di rating hanno assegnato a Mattioli lo score A, giudizio non lontano dal massimo grado di solvibilità per una società (rappresentato dalla tripla A). Il Roe, l’indice di redditività del capitale proprio, nel 2021 è stato del 22,12%.
Mattioli è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera.