Battuta la concorrenza di Alpitour e Bluserena: il marchio Valtur è stato assegnato a Nicolaus, giovane gruppo turistico pugliese, che nell’arco di quindici anni ha scalato le classifiche dell’industria delle vacanze.
La vendita del marchio si inserisce nel processo di dismissione degli asset Valtur a seguito della decisione da parte della Investindustrial del finanziare Andrea Bonomi – ultimo proprietario di Valtur – di mettere il gruppo turistico in concordato, non ritenendo più di interesse la prosecuzione delle attività nel settore dei villaggi turistici che hanno segnato una pietra miliare nella cultura delle vacanze degli italiani.
La società Valtur – acronimo di Valorizzazioni turistiche -venne infatti costituita nel 1964 per iniziativa di Raimondo Craveri, intellettuale e banchiere di orientamento liberale vicino a Benedetto Croce, di cui aveva sposato la figlia Elena. L’operazione Valtur fu promossa dalla Italconsult, guidata appunto da Craveri.
Il default dei mesi scorsi ha determinato di fatto lo smembramento di questo storico attore dell’industria turistica. I villaggi sono stati per buona parte ricondotti ai proprietari e poi ceduti a nuovi gestori. Ora è la volta del marchio, molto noto e popolare, che si sussurra sia stato aggiudicato dalla procedura fallimentare per una cifra vicina ai 5 milioni. Il closing della gara è atteso tra una ventina di giorni.
Nicolaus, che si appresta ad approdare in Borsa, commercializza 30 strutture in esclusiva (24 in Italia, 5 in Grecia e 1 in Spagna) dando lavoro a 120 persone. Il 2017 si è chiuso con 80 milioni di fatturato (+20% sul 2016) e un Ebtda del 5,5 per cento. L’acquisizione, sottolineano dalla Nicolaus, è funzionale al «piano industriale che per i prossimi 3-5 anni prevede una crescita costante a doppia cifra, nel rispetto di un equilibrio economico-finanziario che da sempre caratterizza la solidità di Nicolaus». Si sottolinea poi che è prevista «la convivenza dei brand Nicolaus e Valtur nell’ottica di una segmentazione del mercato strategica all’interazione con i differenti target su cui abbiamo deciso di puntare – commenta Giuseppe Pagliara, ad di Nicolaus -. «L’operazione appena conclusa rientra perfettamente nelle opzioni contemplate dal piano di sviluppo approvato dal board – aggiunge -. Nicolaus è un’azienda solida, che genera cash flow, con importanti riserve di capitale e con una posizione finanziaria netta snella, ai livelli delle migliori performance del passato del turismo e con una capacità di accesso al mercato dei capitali fino a ora marginalmente sfruttata».
Nicolaus ha fatto il suo ingresso in Elite, programma internazionale del London Stock Exchange, nato in Borsa Italiana in collaborazione con Confindustria e dedicato alle imprese ad alto potenziale di crescita.
Infine Nicolaus, attraverso operazioni di finanziamento sostenute da Mediocredito Italiano e dal Banco di Napoli (Gruppo Intesa Sanpaolo) ha nelle scorse settimane definito due operazioni immobiliari: l’acquisizione totale del villaggio Il Gabbiano di Marina di Pulsano (Taranto) e del villaggio Bagamoyo a Sibari (Cosenza), di cui diviene proprietaria al 50% insieme al gruppo riconducibile alla famiglia Loi, rafforzando, così, la partnership con Iti Marina Hotels & Resort. Da Nicolaus si sottolinea che le due acquisizioni hanno rafforzato il network di proprietà.