I ballottaggi delle amministrative siciliane, ultimo test politico prima delle Europee, sorridono al Movimento 5 Stelle. I grillini vincono in rimonta nei due comuni in cui hanno portato i loro candidati al ballottaggio, Caltanissetta e Castelvetrano. Urne amare invece per la Lega, che perde a Gela e Mazara del Vallo, dove la spuntano i candidati civici sostenuti anche dal Pd. Bassa l’affluenza, che si ferma al 43,6 per cento, 15 punti in meno rispetto al primo turno.
A Caltanissetta il Movimento ribalta l’esito del primo turno. Il candidato pentastellato Roberto Gambino ha battuto quello del centrodestra (senza la Lega) Michele Giarratana per 58 a 41. La sfida nell’unico comune capoluogo chiamato al voto era molto sentita dai 5 Stelle. Anche a Castelvetrano le urne premiano i 5 Stelle. Nel comune del Trapanese che era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, riesce la rimonta al ballottaggio a Enzo Alfano che travolge il civico centrista Calogero Martire. Luigi Di Maio era venuto qui e a Caltanissetta a dar man forte ai suoi candidati e nella notte con un video in diretta su Facebook ha celebrato la vittoria: «Quando ci danno per morti porta bene. I cittadini si sono liberati da un sistema politico che li ha oppressi», ha detto annunciando che oggi sarà in Sicilia per festeggiare.
A Gela Forza Italia e Partito democratico avevano trovato una convergenza in chiave antisovranista su Lucio Greco, contro il candidato della Lega Giuseppe Spata, sostenuto anche da Fratelli d’Italia. L’ha spuntata Greco, avanti col 52 per cento, un risultato che piacerà a quanti, come il leader di Forza Italia Gianfranco Micciché, in Sicilia teorizzano un patto tra moderati e riformisti contro i populisti.
Brutte notizie per il Carroccio anche a Mazara del Vallo, dove era arrivato al ballottaggio il leghista Giorgio Randazzo. Nel centro del Trapanese la spunta col 52 per cento Salvatore Quinci, candidato civico sostenuto tra gli altri dal Pd. A Monreale, grosso centro alle porte di Palermo, si sfidavano due candidati civici sostenuti da coalizioni trasversali. L’ha spuntata Alberto Arcidiacono con il 56 per cento sull’uscente Piero Capizzi.