«Salvini è l’uomo più pericoloso in Europa». A dirlo non è un giornale di sinistra e nemmeno una ong, bensì l’ Economist , il settimanale della finanza e della City di Londra, che dopo aver definito anni fa Silvio Berlusconi “unfit” (inadeguato), ora critica fortemente anche il leader della Lega, vicepremier e ministro dell’Interno italiano. L’ Economist si concentra innanzitutto sulla pericolosità di Salvini in Europa su economia e finanze italiane, in quanto «la tregua dello scorso 8 luglio tra Roma e Ue sui conti italiani è solo temporanea ». L’Italia, continua il settimanale, è economicamente il malato d’Europa, «il debito pubblico è alle stelle e la crescita resta anemica ». Per questo l’ Economist , per “disinnescare la minaccia” di Salvini, chiede alle autorità europee di concedere più flessibilità a patto che Roma investa le risorse in riforme strutturali. «Altrimenti», scrive il settimanale, «il risentimento che ha sinora sostenuto Salvini non potrà che aumentare».
Ma il “Capitano” è ovunque sulla stampa internazionale anche, anzi soprattutto, per il suo “Russiagate”, ossia il caso degli incontri sospetti a Mosca tra emissari leghisti e esponenti del Partito Russia Unita di Putin per presunti finanziamenti alla Lega da parte russa. Secondo Newsweek , difficilmente queste pesanti accuse ostacoleranno Salvini sulla strada verso Palazzo Chigi perché “l’inchiesta potrebbe durare anni”. Per un altro media americano, il Washington Post , «Salvini ha ancora un pozzo di consenso profondo cui attingere, molti conservatori italiani vedono in lui un uomo forte come Putin e il suo alleato di governo, il Movimento 5 Stelle, ha rapporti cordiali con Mosca».
Questo “Russiagate” di Salvini «ricorda il caso dell’estrema destra austriaca caduta per un filmato su finanziamenti russi?», si chiedono Focus e altri giornali germanofoni. I casi sono simili, scrive lo
Spiegel , «ma sinora non si conoscono altri protagonisti coinvolti a parte Savoini, e anche la controparte russa sinora non ha un vero volto». Tuttavia, fa notare il francese Le Monde , “l’affaire russo” della Lega, nell’ambito dei legami tra Mosca e l’estrema destra europea, «è uno dei rari esempi documentati » e per questo è importante andare a fondo perché «l’Italia potrebbe essere il primo Paese a far emergere queste connessioni. E Salvini può essere fiero di avere un altro punto in comune con il suo idolo Trump, anche lui scottato da un affaire russo».