L’industria italiana continua a fare passi avanti verso la ripresa e il suo consolidamento. A novembre, per il secondo mese consecutivo, sia il fatturato che gli ordini mostrano infatti dati positivi sul mese e sull’anno. E in attesa dei risultati di dicembre, si può cominciare a dire che negli altri 11 mesi del 2017 la variazione tendenziale del fatturato non ha mai preso un segno meno. Tornando al solo mese di novembre, il fatturato dell’industria è cresciuto dell’1,3% su ottobre e del 5,1% su novembre 2016. Gli ordini sono saliti dello 0,3% su ottobre e dell’8,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato cumulato per i primi 11 mesi del 2017 vede poi il fatturato in crescita del 5% e gli ordinativi del 6,5%.
«Sembra finito il periodo di incertezza nel quale navigavano le nostre imprese», spiega il responsabile scientifico dell’Area Industria e Innovazione di Nomisma, Lucio Poma. «L’Italia si è rimessa in moto. Grazie alle famiglie, alle imprese, ai nonni, ai lavoratori. Ma grazie anche alle scelte dei nostri governi. Negarlo significa togliere valore alla politica», rivendica il responsabile del programma Pd, Tommaso Nannicini. Dalle rilevazioni dell’Istat «si conferma un quadro espansivo che vale per tutti i settori» spiega lo stesso istituto aggiungendo che negli ultimi mesi risulta «particolarmente elevato» l’aumento dell’energia anche se l’espansione riguarda «tutti i settori anche per il fatturato in volume».
Gli incrementi congiunturali si diffondono in tutti i raggruppamenti principali di industrie ma sono più rilevanti per l’energia (+2,4%). L’indice destagionalizzato del fatturato dell’industria a novembre ha raggiunto inoltre il livello più elevato (106,8) dal settembre del 2011. Segnali particolarmente positivi vengono anche dal commercio estero extra Ue. Nei dati Istat di dicembre, infatti, l’avanzo commerciale raggiunge i 6,2 miliardi di euro (+5.689 milioni rispetto a dicembre 2016), ossia il livello nominale più alto mai registrato da 25 anni (nell’ormai lontano gennaio del 1993). Rispetto al mese precedente, a dicembre le esportazioni verso i paesi extra Ue hanno registrato una flessione (-1,8%), mentre le importazioni un aumento dell’1,6%. Nel 2017 però complessivamente il surplus è pari a 39,2 miliardi di euro, pressoché simile a quello di 39,6 miliardi registrato nel 2016. Su base annua, a dicembre 2017 le esportazioni sono risultate in espansione (+1,9%) mentre le importazioni hanno riportato una flessione (-1,7%) mentre le importazioni un aumento dell’1,6%.