La crescita, che di fatto è il principale obiettivo delle aziende, viene tendenzialmente considerata come sinonimo di «conquista», ovvero di aumento del fatturato. Non va dimenticato però un secondo fattore altrettanto importante, il «saving», inteso come riduzione dei costi indiretti. L’idea di base è semplice. Le nuove commesse comportano generalmente anche un aumento dell’attività, del personale impiegato, e quindi di tutti i costi connessi che hanno un impatto diretto sul margine generato dal nuovo fatturato. Con conseguenti minori risorse e minori guadagni per l’azienda. Stiamo parlando, solo per citare alcuni esempi, del consumo energetico, delle telecomunicazioni, dei trasporti, del personale. Un monitoraggio e un intervento diretto sui costi consentono però di migliorare il risultato complessivo e aumentare cosi le risorse per lo sviluppo. Gestire questi processi esclusivamente all’interno dell’azienda, soprattutto nelle fasi di crescita sostenuta, non è facile e i margini possono risentirne. In molti casi è utile affidarsi a professionisti del settore, che possono portare un duplice vantaggio: da un lato la buona conoscenza dei costi riducibili, così da contrattarli con il fornitore; dall’altro la possibilità di liberare il personale interno da queste attività, lasciandolo concentrato sul core business. Alla domanda su quando sia stata l’ultima contrattazione sui prezzi dell’energia con il proprio fornitore, la maggior parte degli imprenditori non saprebbe rispondere: la loro attenzione è dedicata ad altro. I consulenti in quest’ambito sono invece aggiornati quotidianamente sui prezzi e sulle nuove opzioni, e possono quindi «accompagnare» nella scelta e nella implementazione della soluzione migliore, seguendo i passaggi che portano alla creazione di ulteriori fonti di cash flow.
*Country Director Italia di Expense Reduction Analysts