«Vi do una notizia — dice a sorpresa Mattia Santori davanti alla piazza piena di San Giovanni — le Sardine non sono mai esistite! Qui ci sono le persone, cervelli che valgono più di un milione di like». Obiettivo raggiunto, esulta il 32enne bolognese, ormai capo-sardina nazionale. La piazza numero 113, quella di Roma, la più impegnativa da quando le Sardine sono nate un mese fa, ieri non ha tradito: «Siamo più di 100 mila», annunciano gli organizzatori. Per la prima volta, però, ecco il balletto dei numeri: per la Questura «35 mila persone». Comunque, un successo. E nessuna traccia di CasaPound nella piazza antifascista. «Siamo noi i partigiani del 2020», gridano a Carla Nespolo, presidente dell’Anpi. Susanna Camusso canta tra la folla Bella ciao. Tante le facce note: Isabella Ferrari, Michele Santoro, Erri De Luca.
Dalle proteste alle proposte, Mattia Santori elenca 6 punti pensando a Matteo Salvini, che però non nomina: «Uno: pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare. Due: chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solo nei canali istituzionali. Tre : pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network. Quattro: pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti. Cinque: che la violenza venga esclusa dai toni della politica. E anzi che la violenza verbale venga equiparata a quella fisica. Sei : ripensare, anzi abrogare, il decreto sicurezza». «E da domani inizia la fase due». Alla fine per loro tanti complimenti: «L’Italia s’è desta», twitta il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. «Cambiamola insieme, la nostra bella Italia», l’invito del segretario dem Nicola Zingaretti. Applaude anche la sindaca M5S di Roma, Virginia Raggi: «Festa di popolo». Diversi i toni del centrodestra: «Ma non era la piazza dell’amore?», dice la leader di FdI Giorgia Meloni, riferendosi ai cori contro. Riccardo Molinari, Lega, è tranchant: «Elettori di centrosinistra che hanno vergogna di presentarsi con la bandiera del Pd».
Oggi, per discutere su come riprendere a gennaio, i coordinatori delle 113 piazze si riuniranno nel palazzo occupato Spin Time, dove l’elemosiniere del Papa riallacciò la luce staccata dall’Acea. Ma Santori ha già le idee chiare: «Prima le elezioni in Emilia-Romagna e Calabria. Poi a febbraio la fase 3 e si ragionerà sui temi». In agenda anche un incontro con il premier Conte, a cui le Sardine «fanno molta simpatia».