«L’enigma della camera 622 non è solo uno straordinario thriller sentimentale, costruito con un’abilità eccezionale che prende il lettore e non lo lascia fino all’ultima pagina. Non è solo un romanzo alla Joel Dicker. È tutto questo, ma Dicker, a ogni romanzo, rilancia. E questo romanzo è anche una riflessione sull’essere scrittori, sul rapporto tra scrittore ed editore. E Joel scrive pagine sulla figura dell’editore che ogni editore vorrebbe fossero riferite a sé.» – Elisabetta Sgarbi, direttore generale de La Nave di Teseo e Baldini, Castoldi.
Un fine settimana di dicembre, il Palace de Verbier, lussuoso hotel sulle Alpi svizzere, ospita l’annuale festa di una importante banca d’affari di Ginevra, che si appresta a nominare il nuovo presidente. La notte della elezione, tuttavia, un omicidio nella stanza 622 scuote il Palace de Verbier, la banca e l’intero mondo finanziario svizzero. L’inchiesta della polizia non riesce a individuare il colpevole, molti avrebbero avuto interesse a commettere l’omicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima possibile la comoda normalità. Quindici anni dopo, un ignaro scrittore sceglie lo stesso hotel per trascorrere qualche giorno di pace, ma non può fare a meno di farsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto, e da una donna avvenente e curiosa, anche lei sola nello stesso hotel, che lo spinge a indagare su cosa sia veramente successo, e perché, nella stanza 622 del Palace de Verbier.