L’impatto delle tecnologie informatiche, dell’analisi dei dati e di tutto quanto viene compreso dalla definizione di Big data, ha una rilevanza crescente nella vita di tutti i giorni e permette soluzioni e comportamenti impensabili solo pochi anni fa. Si va dal car sharing alle app che consentono il pagamento del carburante o della sosta, fino ai pagamenti in mobilità e con accredito in tempo reale.
La pervasività della diffusione delle tecnologie informatiche e la loro crescente declinazione nel mondo degli affari e delle banche in particolare sono state la centro del lavoro dell’Osservatorio Banca Impresa 2030, nato un anno fa dalla collaborazione della Liuc-Università Cattaneo con L’Economia del Corriere della Sera. La settimana scorsa, negli spazi della Fondazione Corriere della Sera, a Milano, con la collaborazione della Fondazione comunitaria del Varesotto, dell’Aifi e di Kpmg sono stati presentati i primi due lavori dedicati al mondo del credito: Is fintech additional or transformational?
Dai dati alle appPaolo Traverso della Fondazione Bruno Kessler (400 ricercatori, 7 centri di ricerca), che da anni collabora con l’americana Boeing, ha posto l’accento sulla cyber-sicurezza, le block chain, le analisi dei dati e le esperienze di cloud, edge e fog computing. Combinazioni di dati che possono portare, unitamente alla carta di identità elettronica, alla determinazione del prezzo di un immobile adibito ad abitazione, cui si giunge incrociando i dati catastali, con i servizi di quartiere, le valutazioni di prossimità e lo stato dei locali. «Il fintech – ha sottolineato Traverso – ha la possibilità di migliorare, rendere più sicure e più efficienti le attività finanziare. L’Intelligenza Artificiale può costituire la tecnologia di base per importanti applicazioni di finanzia digitale, rendendo le soluzioni di fintech al sicuro dagli attacchi cyber, fornendo metodologie e strumenti per la valutazione del rischio, aiutando a comprendere e prevenire l’evoluzione di fenomeni finanziari. Le attività della Fondazione Bruno Kessler fanno parte di un piano industriale rivolto a portare le tecnologie di Intelligenza Artificiale applicate alla fintech sul mercato. Questo, tramite la costituzione di laboratori congiunti con aziende e stakeholder che coprano tutta la filiera dalla ricerca, all’innovazione, al mercato».
Il fattore tempoLa seconda relazione è stata curata da Ramin Niroumand,iraniano di origine, basato a Berlino e co-fondatore di Finleap. Niroumand ha presentato il modello di business di Finleap, che tra i propri partner ha Vodafone, Goldman Sachs, Deutsche Bank, Bbva, evidenziando come in questo momento le aziende devono essere in grado di sostenere un doppio passo di marcia: avere l’andatura regolare del maratoneta, ma conservando le energie dello sprinter. Soprattutto, ha detto Niroumand, serve il coraggio per osare: Finleap ha mosso investimenti per 130 milioni negli ultimi tre anni. I territori da esplorare sono vasti e aspettare troppo a lungo, come si è fatto in Germania, fa solo perdere occasioni.
L’Osservatorio Banca Impresa 2030, il cui Comitato scientifico è composto da banchieri in rappresentanza di tutte più importanti banche italiane, raccoglierà il senso di questa prima esperienza in un volume in uscita dopo l’estate. «La tecnologia – ha detto Anna Gervasoni, componente tra gli altri con Anna Maria Tarantola (già vicedirettore generale di Banca d’Italia), Giovanni Gorno Tempini (presidente di Fondazione Fiera Milano) e Daniele Manca (vicedirettore del Corriere della Sera) dello steering committee dell’Osservatorio – è diventata un fattore competitivo centrale della strategia delle banche. La complessità e la continua evoluzione della tematica impone la necessità di guardare a modelli internazionali di successo, ma offre anche l’opportunità di pensare a quali prodotti e servizi offrire alla propria clientela nel quadro di un ravvicinamento tra domanda e offerta in finanza e servizi finanziari». Ai lavori hanno inoltre partecipato il presidente della Fondazione Corriere della Sera, Piergaetano Marchetti, il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, il rettore della Liuc Federico Visconti, il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi e il senior partner e presidente del network Kpmg in Italia, Domenico Fumagalli.