Da una piccola farmacia a gestione familiare a una vera e propria società quotata alla Borsa di Milano: Labomar, l’azienda trevigiana fondata e condotta da Walter Bertin, grazie alla grande capacità di adattare le proprie linee produttive alle esigenze del mercato in continua evoluzione, è diventata oggi un’azienda di spicco nel settore nutraceutico, con sei stabilimenti, 300 dipendenti e un forte export in continua crescita.
Gli albori di Labomar risalgono esattamente al 1917, quando venne aperta la prima farmacia di famiglia, ma sarà solo nel 1998 che nasce la prima vera e propria azienda. Bertin decise infatti di implementare la linea produttiva, e nel giro di anni le attività crebbero a tal punto da giungere alla centesima assunzione già nel 2009.
Inarrestabile, Labomar lancia il primo brevetto nel 2010, per arrivare al tredicesimo in questo ultimo anno; mettendo a disposizione dei propri clienti soluzioni efficaci, di qualità e all’avanguardia nel campo di integratori alimentari, dispositivi medici, cosmetici, alimenti ai fini medici speciali e funzionali la società si è rivolta anche all’estero, acquisendo nel 2019 la società canadese Import Fab a Montreal. “Essendo situata a solo un’ora dal confine americano, abbiamo pensato potesse essere un’ottima posizione per avere buone opportunità di crescita” afferma Bertin.
Ed effettivamente è proprio quello che è successo: nonostante qualche rallentamento temporaneo del mercato, Labomar ha dimostrato una grande capacità di crescita anche in un contesto economico negativo come quello della pandemia, riuscendo a capitalizzare il patrimonio di esperienze e il know-how acquisito grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo realizzati nel corso degli anni. Il fatturato è aumentato del ben 26,3% rispetto al periodo pre-Covid, arrivando ai 61,1 milioni; anche la marginalità sorprende, passando dai 8,91 milioni nel 2018 ai 12,3 nell’ultimo anno, corrispondente al 21,1% dei ricavi. Dal punto di vista finanziario invece, la posizione finanziaria netta del 2020 si attesta a -3,4 milioni.