Nonostante sia un’azienda che ha poco più di 10 anni, la storia di Vis Hydraulics affonda le sue radici un po’ più in là, nel 1977, a Pavullo nel Frignano nel modenese. Qui Giovanni Venturelli fondò la Tarp, una piccola torneria che negli anni riuscirà a diventare un vero e proprio colosso del settore. Una storia di grande successo imprenditoriale, destinata però ad interrompersi nel 2004, quando l’azienda verrà rilevata dalla tedesca Bosch. È in quella realtà che è cresciuto Adamo Venturelli, il quale vedeva nell’azienda di famiglia una specie di seconda casa.
Per questo, nonostante la grande crisi economica globale iniziata proprio in quel periodo, nel 2009 omaggerà il padre fondando nello stesso paese dell’Appennino modenese la Vis Hydraulics. Il focus verrà definito fin da subito, e in maniera piuttosto precisa: valvole a cartuccia per l’oleodinamica. Una vera nicchia, in cui però l’azienda riuscirà ad imporsi a livello globale, arrivando a collocarsi tra le prime dieci al mondo nel settore. Complici di questo risultato? Innovazione e internazionalizzazione. Nel 2018 l’azienda investiva il 16% del proprio giro d’affari in ricerca e sviluppo, conscia del fatto che l’innovazione dei processi e dei prodotti è fondamentale per essere competitivi. E proprio l’elevata qualità dei prodotti ha portato Vis ad essere fortemente riconosciuta in tutti i principali mercati del mondo, nei quali esporta l’80% della sua produzione.
La sempre maggiore rilevanza di Vis, sia a livello interno che oltre i confini nazionali, l’hanno portata a registrare risultati importanti, a livello di bilanci. Nel l’azienda è arrivata ad un giro d’affari di 31,6 milioni di euro, con un tasso composto di crescita annuale (CAGR) nel periodo 2013-2019 del 30,21%. La redditività è andata di pari passo: margine operativo lordo (Ebitda) di 3,26 milioni, un utile netto di 2,59 milioni e una posizione finanziaria netta leggermente negativa pari a – 0,5 milioni. Il tutto per un rating More di A, a testimoniare la forte solidità finanziaria.
Sono performance tali da qualificare Vis come una delle imprese Champions individuate da Italypost e L’Economia del Corriere. E, nell’anno del Covid, la forza dell’azienda è confermata dal fatto che non solo il fatturato è rimasto sostanzialmente stabile attorno ai 32 milioni, ma anche dal fatto che i dati previsionali dicono che la marginalità è migliorata: l’ebitda viene stimato in crescita del 20% a 3,9 milioni, l’utile stimato sale a 2,85 milioni. Migliora, inoltre, la posizione finanziaria netta: sempre secondo le stime si porta addirittura in positivo di 1,5 milioni di euro.