Le casse lussemburghesi dello scrigno personale di Leonardo Del Vecchio, la Delfin, sono sempre più ricche. Nel 2016 l’utile consolidato della società che controlla Luxottica è risultato in crescita del 41% . Nel dettaglio, la relazione appena depositata in Lussemburgo e visionata da Radiocor evidenzia un risultato netto di competenza pari a 777,7 milioni di euro contro i 551,7 milioni di un anno prima. Gli asset totali del gruppo, cui fanno capo in primis il controllo di Luxottica (63,49% a fine 2016) e la quota nell’immobiliare Fonciere des Regions (27,77%), erano pari a 13,5 miliardi a fine 2016 . L’utile operativo è salito a 1,35 miliardi da 1,31 miliardi a fronte di ricavi complessivi per 9,1 miliardi (da 8,8 miliardi) e spese operative sostanzialmente stabili a 4,6 miliardi. Si è ridotto invece il valore degli altri asset. Le immobilizzazioni finanziarie classificate come “available for sale”, che comprendono in primo luogo «gli investimenti in Unicredit, Generali, Ses Sa e altri titoli» sono diminuite a 1,38 miliardi da 1,75 miliardi a fine 2015. La riduzione – spiega la relazione – è «dovuta principalmente all’adeguamento al fair value degli investimenti in Unicredit e Assicurazioni Generali». Le svalutazioni ammontano complessivamente a 420 milioni contro i 27 milioni del precedente esercizio. Attualmente Delfin controlla il 3,16% di Generali ed possiede una quota di poco inferiore al 2% in Unicredit.