Da un piccolo stabilimento nel bresciano a un’azienda che, con quattro sedi, è diventata una delle più importanti società specializzate nella produzione di componenti pressofusi in leghe di alluminio: è quanto si potrebbe dire in breve su Lomopress, azienda la cui crescita non ha mai subito un arresto – fatta eccezione per una piccola decrescita durante la pandemia – da quando è nata.
Partendo da Monticelli Brusati, in provincia di Brescia, Lomopress è riuscita ad ampliarsi nel settore automobilistico tanto da diventare fornitrice diretta di aziende del calibro di Audi, Lamborghini, Porsche, Scania, e di tutto il gruppo Volkswagen. Ma cominciamo dall’inizio: nel 1987 Diego Lo Monaco, Corrado Triberti e Angelo Merigo fondarono Lometril, azienda specializzata nella progettazione di stampi per pressofusione e delle relative attrezzature. E’ nel 1994 che nasce Lomopress: gli stessi imprenditori, con l’entrata in società di Felice Lo Monaco, fratello di Diego, decisero di organizzare meglio la logistica produttiva, affidando alla neonata azienda la produzione di getti pressofusi in leghe in alluminio.
Da quel momento la crescita è stata inarrestabile: spaziando tra più settori, come quello dell’automotive, ma anche quello del lighting, del settore elettronico e delle energie rinnovabili, Lomopress è riuscita a dimostrarsi una realtà poliedrica in grado di adattare ad ambiti differenti la propria produzione. Ed è probabilmente questa la chiave vincente per una società appartenente a questo specifico settore: sapersi districare tra le innovazioni che l’avanzamento tecnologico ci offre. Fondamentale nello sviluppo dei processi produttivi, oltre a una dotazione di macchine e impianti d’avanguardia e costantemente rinnovati, è anche una altrettanto solida ed efficiente infrastruttura software, sia di simulazione che di progettazione.
Un’ultra ventennale esperienza e un know-how che oggi si concretizzano in un gruppo che conta 4 sedi nel territorio lombardo e oltre 200 tra dipendenti e collaboratori, per un fatturato attestatosi lo scorso anno a 30,5 milioni di euro, in calo solo dell’8% rispetto al 2019. Questi dati ci mostrano come Lomopress abbia saputo resistere alla grande crisi vissuta dal settore dell’automotive, il quale ha subito un calo del ben 24.5% rispetto al periodo pre-pandemia. Anche i dati sulla marginalità sono incoraggianti: dai 6,9 milioni del 2019, il margine operativo lordo si è portato a 7 milioni. Dal punto di vista finanziario, invece, la posizione finanziaria netta ha subito una riduzione di circa il 30% dal 2019 al 2020.