Japanparts, fondata nel 1988 da Luca Finetto, ha sede a Verona ed è specializzata nell’importazione e distribuzione di ricambi in aftermarket per veicoli asiatici (giapponesi, coreani, indiani) e americani con i marchi Ashika e Japanparts.
Oggi ha un fatturato di 74 milioni di euro, in continua crescita, realizzati per il 70% all’estero. All’inizio dell’attività il parco circolante di riferimento contava su una limitata percentuale, circa il 0,6% (per una forma di contingentamento dell’epoca), dopo quasi 30 anni rappresenta il 25% del parco circolante europeo. Asia Motors, Daewoo, Daihatsu, Fso, Gonow, Greatwall, Hyundai, Infiniti, Isuzu, Kia, Lada, Lexus, Mahindra, Maruti, Mazda, Mitsubishi, Nissan, Ssangyong, Subaru, Tata, Suzuki, Toyota sono solamente alcuni dei marchi in catalogo, ma è una gamma in continua evoluzione (basti pensare a costruttori perlopiù sconosciuti come Dongfeng Fengshen, Hanyang, Changan o Tianjin Faw). Gamma che è inoltre integrata dai più prestigiosi marchi mondiali: Audi, Bmw, Cadillac, Aston Martin, Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Fiat, Ford, Opel, Renault, Lotus, Maserati. I prodotti Japanparts sono conformi ai requisiti della B.E.R; l’azienda è inoltre certificata ISO 9001 e ha ottenuto la certificazione dei dati TecDoc.
Specializzata in articoli fast moving, Japanparts dispone anche di un’ampia gamma di altri prodotti, dai ricambi che appartengono alla linea meccanica (filtri, pastiglie, parte idraulica, ammortizzatori, frizioni, ecc.); alla linea rettifica (pistoni, testate, bronzineria, ecc.); e alla linea elettrica (motorini, alternatori, candele, candelette, ecc.).
I fattori competitivi nella crescita del mercato aftermarket, sia nella fase di grande espansione del mercato primario dell’auto, sia in quella successiva di contrazione delle immatricolazioni (caratterizzata dall’invecchiamento del parco circolante e quindi comunque da una maggiore necessità di interventi di manutenzione e sostituzione di ricambi) sono rappresentati dalla disponibilità del prodotto (gamma) e dalla capacità di ottenerla (magazzino e logistica), fattori sui quali Japanparts ha focalizzato i propri drivers di crescita. Con riferimento alla gamma, in particolare, il monitoraggio continuo del mercato al lancio di nuovi modelli e la tempestività di ampliamento rappresentano per Japanparts un differenziale competitivo di grande impatto, così come la selezione dei fornitori direttamente sul posto e il monitoraggio della qualità alla fonte, attività svolte direttamente dal titolare, che opera costantemente sui mercati asiatici.
La crescita è stata supportata da tre fattori primari: l’informatizzazione (il portale B2B è lo strumento di vendita principale da parecchi anni, ma tutti i cataloghi Japanparts sono caricati su tutte le principali piattaforme di e-commerce del settore), l’automazione e una rete logistica estremamente efficiente, hanno consentito l’ottimizzazione dei flussi organizzativi e logistici, la riduzione progressiva dei tempi di consegna (oggi 24 ore) e al tempo stesso l’ampliamento della gamma e la crescita del fatturato. Oggi la logistica di magazzino viene gestita nella sede di Verona, su 20.000 mq. di stock complessivi, dove vengono direttamente sdoganati più di 1.500 container l’anno.
LE PERFORMANCE
Le performance attestano una crescita eccellente (CAGR 2010-2016 = 11,4%), un eccellente tasso di redditività (al di sopra della media di settore) e livello di solidità e autonomia finanziaria.
IL SETTORE
Secondo i dati GIPA ITALIA, a livello mondiale il mercato dei ricambi nell’automotive vale circa 500 miliardi di euro, dei quali oltre 13 nella sola Italia. Il mercato, dal punto di vista della distribuzione, è ripartito in due grandi categorie: gli operatori del canale OES (Original Equipment Services) e gli Independent Aftermarket Manufacturers, che rappresentano il 70% del mercato e stanno erodendo progressivamente il 30% dell’OES.
A livello mondiale il mercato è caratterizzato da una fortissima concentrazione soprattutto negli USA dove 4 società fatturano oltre 33 miliardi di dollari, mentre in Europa è presente una maggiore frammentazione, anche se parliamo sempre di grandi aziende (le 4 maggiori aziende fatturano circa 8 miliardi di euro, con una media di 2 miliardi ad azienda).
Il mercato è inoltre interessato, proprio sulla scia della formazione di questi grandi aggregati monopolisti, da un processo di acquisizioni molto spinto.
L’ultima operazione di rilievo è stata l’acquisto dell’italiana RHIAG (gruppo che fattura 900 milioni di euro), da parte del colosso americano LKQ che, forte delle precedenti 225 acquisizioni, è entrata nel mercato europeo con l’obiettivo di diventarne il player principale.
RATING MORE (Modefinance)*
Il rating di Japanparts Srl è AA che indica un ottimo grado di solvibilità, redditività ed equilibrio patrimoniale e finanziario.
RATING e PERFORMANCE rispetto al SETTORE
NOTA METODOLOGICA
L’analisi è stata effettuata da analisti esperti indipendenti sulla base dei dati di bilancio e dei dati settoriali e del rating More di Modefinance.
LEGENDA
CAGR = tasso di crescita annuo composto
VDP = valore della produzione
EBITDA = margine operativo lordo
EBIT = margine operativo aziendale
PFN = posizione finanziaria netta o indebitamento finanziario netto ( debiti finanziari a breve – liquidità e attività finanziarie a breve). Negativa indica che la società non ha debiti finanziari, ma dispone di risorse liquide. Positiva indica il contrario, la società ha più debiti finanziari che disponibilità.
ROI = Return on investments ( misura la redditività del capitale investito, indicando quindi l’efficienza economica della gestione caratteristica)
ROE = Return on equity (misura la redditività del capitale proprio investito/equity)
ROS = Return on sales (misura la redditività delle vendite, equivale quindi all’ebitda % se si considera la marginalità lorda, o all’ebit % se si considera quella netta)