Post Editori, la società editrice che opera attraverso il marchio ItalyPost, ha scelto per le proprie attività di definirsi una Community Corp, una scelta basata sul fatto che orienta tutte le sue a attività a beneficio della comunità, cercando di contribuire al suo sviluppo economico, sociale e culturale.
Per realizzare tali scopi Post Editori, direttamente o attraverso le sue diverse società (Post Media, Librerie ItalyPost, Post Eventi) promuove ricerche socio – economiche, pubblicazioni editoriali, momenti di dibattito e di confronto al fine di contribuire ad una lettura critica del contesto e operando per valorizzare quelle realtà che fanno impresa, producono lavoro, costruiscono benessere.
Post Editori rifugge da ogni forma di assistenzialismo e basa la sua attività, per oltre il 90%, su finanziamenti di imprese private, nella convinzione che pubblico e privato debbano cooperare per il raggiungimento di un bene comune duraturo nel tempo.
“Il nostro pensiero è che solo all’interno di una comunità territoriale ben governata -sostiene il fondatore Filiberto Zovico – dove vengano realizzate infrastrutture adeguate (formative, culturali, telematiche, ferroviarie e stradali), le aziende riescono a espandersi e a creare sviluppo. Solo in una comunità capace di favorire il lavoro e la soluzione pragmatica dei problemi possono crescere imprese libere capaci di competere nel mondo e nel rispetto del mondo. E per questi obiettivi lavoriamo quotidianamente”.
Dal punto di vista economico l’obiettivo di Post Editori è di produrre utili da reinvestire per lo sviluppo dell’azienda stessa e della comunità in cui è inserita, creando così valore e lavoro per i soci, per i dipendenti, per i collaboratori, per i fornitori e l’intera filiera legata alle attività della stessa. Per Post Editori non basta il welfare aziendale, si deve produrre welfare di comunità, allargato e imitativo. Anche a tale proposito ne vogliamo dare comunicazione e condivisione.
Ma una Community Corporation per monitorare la sua crescita si dà obiettivi, annuali e misurabili, definiti e fatti propri dalla propria struttura organizzativa. Nessuno meglio di chi vive l’azienda sa misurare la stessa.
Per realizzare questo tipo di ricchezza il metro di misura interno all’azienda non può che essere che quello del merito, della valorizzazione di ogni singola competenza, della capacità di far combaciare, il più possibile, l’esigenza della crescita dell’azienda stessa e quella delle persone di cui ne fanno parte.
Per questo nella Community Corporation viene favorita ogni forma di “collaborazione competitiva”: la collaborazione, perché senza capacità di cooperare non si raggiungono obiettivi importanti; la sana competizione, perché ogni capacità individuale sia da stimolo per la crescita professionale di tutti i componenti. Un sistema allargato al contempo capace di valorizzare i singoli all’interno di un contesto in grado di premiare il gioco di squadra, dove parole come aiuto reciproco, sostegno, abnegazione, riflessione, visione ampia e gratitudine siano vissute da tutti i componenti.