Imballaggi in cartone ondulato, scatole e cartotecnica. Sono questi i business di Innova group, impresa familiare nata in val Trompia nel 1972 e trasformata in holding con la seconda generazione nel 2002. L’innovazione il cavallo di battaglia che ha portato il gruppo a una crescita costante del 7-8% l’anno. «Siamo passati da un fatturato di 76 milioni nel 2016, agli 82 del 2017», spiega Gianluca Pedrotti, alla guida con i fratelli Diego e Stefano. La chiave è stata l’introduzione di tecnologie di Industria 4.0 e lean manufacturing: «Quando abbiamo iniziato ad applicarle, alcuni anni fa, ci siamo trovati ad affrontare una situazione doppiamente inaspettata — racconta Pedrotti —. Nei primi sei mesi abbiamo ottenuto un incremento dell’efficienza del 60%. Ma dopo, improvvisamente, siamo riprecipitati nei valori iniziali».
A fronte del rapidissimo e inaspettato passo indietro i tre fratelli hanno capito quanto fosse necessario un salto culturale. Così «abbiamo creato una task force, assumendo diversi giovani ingegneri che abbiamo coinvolto nello studio ed implementazione dei processi». Ha funzionato. Tanto che, dopo aver visto il fatturato crescere del 50% in sei anni, nel 2018 Innova group investirà oltre 5 milioni in ulteriori processi di lean manufacturing. L’azienda sta per esempio costruendo a Erbè, Verona, un nuovo capannone dotato di una speciale copertura che consentirà un migliore isolamento termico, con conseguenti benefici per il materiale che verrà conservato in condizioni migliori, preservandone tutte le caratteristiche tecniche e qualitative. Il secondo aspetto che ha alimentato la progressiva crescita è stata la gestione finanziaria. Papà Pedrotti aveva fatto crescere l’azienda con le acquisizioni.
Oggi, a 13 anni dalla sua scomparsa,quel sogno è diventato realtà: dalla fine del 2016 la Ibo e la Cob di Caino, in provincia di Brescia, sono state unite in un’unica società, e anche le altre tre aziende del gruppo (Innovacart, Imballaggi San Felice e Polikart Imballaggi) sono ormai identificate con la denominazione Innova Group, seguita dal nome del paese dove hanno la sede produttiva. Oggi il principale mercato è costituito dalle scatole destinate al comparto alimentare, che hanno raggiunto una quota del 60% della produzione totale del gruppo. Per poter incrementare ulteriormente la presenza in un settore che ovviamente è meno soggetto a risentire delle crisi,un anno fa Innova Group ha ottenuto lo standard Brc (British Retail Consortium) perla sicurezza agroalimentare, ormai imposta ai fornitori dalle principali industrie alimentari. Tutti i materiali che vengono a contatto con gli alimenti possono alterarne la sicurezza, sia per contaminazione sia per protezione inadeguata: lo standard made in Uk indica i requisiti indispensabili a garantire «cibi sicuri».
*L’Economia, 16 marzo 2018