George Simenon si può commentare? No, lui è fuori classifica. Un approdo certo. Puoi scegliere a caso tra i suoi innumerevoli libri. Puoi farti condurre da una scelta altrui e sei sicuro che ti assicurerà ore piacevoli, indimenticabili. “Il treno”, scritto nel 1961, è il racconto di un uomo, Marcel Fėron, che all’inizio della seconda guerra mondiale segue, da profugo, la via ferrata; segue il suo minuscolo percorso. In un caleidoscopio di paesaggi, stazioni, cambi di rotta, Marcel si trova a tu per tu con la vita. E facendosi condurre dal suo unico destino si trova, all’improvviso, dentro alla vita di Anna. Ne assapora tutto, e lascia tutto. Marcel, attraverso Simenon, dedica ai posteri questo affresco in movimento che in un’epoca fosca, come può essere la guerra, mostra come ognuno di noi può contenere mondi diversi. Ma l’esistenza non è in fondo un continuo tentativo di dare risposte alla vita?