“Una propulsione verso quella che è l’innovazione tecnologica e avanguardistica, anche robotica, dell’applicazione medicale”: è con queste parole che la Ceo Francesca Cerruti inizia a raccontare Ab medica, l’azienda fondata dal padre Aldo. A volerne tracciare una sorta di ‘carta d’identità’, la data di nascita da riportare sarebbe il 25 gennaio 1984 e la residenza Cerro Maggiore, nella provincia milanese.
Oggi Ab medica è leader nella produzione e nella distribuzione di tecnologie medicali e un punto di riferimento nell’innovazione tecnologica al servizio di medici e pazienti. “Abbiamo sempre posto al centro del nostro business, dei nostri prodotti e del nostro servizio il medico come professionista, l’infermiere come operatore e anche noi stessi, in quanto cittadini e pazienti” prosegue a spiegare Francesca Cerruti. Proprio a questi ultimi Ab medica offre una piattaforma di telemedicina: uno dei diversi esempi con cui l’azienda si impegna a favorire un modello di cura diffusa e di sanità sempre più connessa. A cui si aggiungono anche iniziative particolarmente innovative, come il podcast in 12 episodi ‘Dire Fare Curare’ presentato a inizio di quest’anno.
Il tutto è avvenuto in maniera piuttosto lineare. “Nella nostra storia – continua la Ceo – siamo partiti andando alla ricerca delle tecnologie, dei servizi e delle soluzioni migliori per la cura del paziente per poi importarle in Italia”. Il passo successivo è stato lo sviluppo in proprio: “Dal sito produttivo ai primi accessori mininvasivi, per arrivare infine alla visione della telemedicina, che significa portare e seguire il paziente in casa durante la fase di degenza e riabilitazione”.
Come ha fatto Ab medica a renderlo possibile? “Tramite soluzioni software e hardware e prodotti disegnati, in qualche caso persino brevettati, da parte nostra – risponde Cerruti –. Abbiamo anche dei partner tecnologici e industriali, soprattutto italiani, che in alcuni casi ci hanno aiutato a colmare una specifica mancanza di know how”.
Non solo partner, però. Già nel 2008 Ab medica acquisiva la francese Db2c, produttrice di strumenti per la chirurgia mininvasiva, e nel 2009 A Tlc, società leader nelle telecomunicazioni. Tra il 2016 e il 2017, invece, ha fondato due aziende all’estero, Abex Excelencia Robótica ed Excelencia Robótica, attive nel mercato della chirurgia robotica rispettivamente in Spagna e in Portogallo.
Operazioni di questo tipo sono state rese possibili anche dalle performance economiche dell’azienda. Già nel 2015 il fatturato di Ab medica superava i 100 mln (113,61 mln). Quattro anni dopo, nel 2019, era più che raddoppiato, passando a 256,54 mln, divenuti poi 249,05 nel 2020 e tornati a crescere nel 2021, quando i ricavi si sono attestati a 275,82 mln. Dal 2015 l’impresa milanese ha un Cagr del 15,93%. “E nel 2023 – aggiunge Cerruti – prevediamo di segnare un ulteriore +8%”.
Nel triennio la marginalità ha registrato valori e percentuali via via sempre più alti. L’Ebitda del 2019 era pari a 36,88 mln (equivalenti a un margin del 14,38%), saliti l’anno successivo a 52,02 mln (20,89%) e nel 2021 a 64,06 mln (23,23%). Il margine operativo lordo percentuale medio è dunque del 19,58%.
Il 2021 si è chiuso anche con un Ebit di quasi 52,7 mln, un risultato dell’esercizio di 19,67 mln e un patrimonio netto di 92,41 mln. L’azienda aveva anche cassa per circa 12,16 mln grazie a una Posizione finanziaria netta (Pfn) negativa. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio del triennio 2019-2021 è di -0,24. Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score AA, rating vicino al massimo grado di solvibilità per una società indicato dalla tripla A. E il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato pari al 21,29%.
Ab medica è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Ab medica è stata poi presente venerdì 12 maggio alla tappa di Bergamo del Meet the Champions, il tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.