Un’anima green e legata a doppio filo all’economia circolare: è questo quello che emerge guardando alla storia di Manteco Spa, azienda tessile di Montemurlo (PO) che quest’anno festeggia l’ottantesimo dall’inizio delle attività. Non una novità, una ‘moda’ del momento, non greenwashing. Ma un approccio che caratterizza il Dna dell’impresa nata nel 1943 con Enzo Anacleto Mantellassi.
“È stato un viaggio nel Sud Italia a innescare la sua visione – racconta Marco Mantellassi, co-amministratore delegato assieme al fratello, con cui rappresenta la terza generazione alla guida di Manteco –. Stava visitando un magazzino in cui venivano messi vestiti e coperte che, dopo un processo di selezione, sarebbero stati destinati al recupero o allo smaltimento”. Un’idea che si è accesa in un periodo storico particolare, caratterizzato dall’economia bellica in cui alla scarsità di materia prima si aggiungeva quella di risorse finanziarie.
Un momento di crisi che però ha stimolato l’intuizione di stracciare tessuti esistenti, riportarli a materia prima e successivamente a filato e a tessuto rigenerati. Muovendosi in questa direzione, Manteco si è specializzata nella realizzazione di lana e cashmere riciclati e ha portato i propri tessuti fino ai brand del lusso della moda. “Il nostro valore aggiunto – spiega Marco Mantellassi – è dato sia dall’innovazione che dalle persone”.
Come racconta l’ad, infatti, se da una parte l’azienda si impegna in studi e ricerche che coinvolgono anche università come quella di Torino e la Bocconi di Milano, dall’altra è la stessa “città di Prato che porta in sé un genius loci artigianale inestimabile”. È infatti “l’’unico dogma che abbiamo” quello “di produrre 100% made in Tuscany”.
Come? Avvalendosi di una rete produttiva formata da circa 200 fornitori dislocati entro 8 km di distanza dall’headquarter di Montemurlo. Di questi, 52 fanno parte del ‘Manteco System’, un gruppo di aziende che ha sottoscritto la carta dei valori dell’azienda pratese per impegnarsi ad adottare pratiche di sostenibilità.
L’attaccamento al territorio convive con un dato, quello dell’export, che ha visto l’impresa pratese ottenere il 29esimo posto nella classifica dei 250 Campioni dell’Export 2023 realizzata da Il Sole 24 Ore e Statista. Nel 2021, infatti, Manteco fatturava per 77,62 mln: di questi, il 91,9% era veniva dalle esportazioni. Il dato dei ricavi, peraltro, era in aumento rispetto ai 70,22 mln del 2020, ma inferiore rispetto agli 89,91 mln del 2019 (con un calo nel biennio del 21,9% e nel triennio del 13,67%).
“Il covid ha rappresentato un momento difficilissimo e incerto per noi – commenta Mantellassi –. L’azienda e la produzione si sono dovute fermare, ma in quel momento abbiamo deciso di investire ancora di più e continuare a sostenere i nostri artigiani. Abbiamo quindi riaperto con nuove idee e materiale pronto a partire”. Nel 2022 il fatturato ha recuperato e superato quello del 2019, attestandosi a 97,4 mln, ma per il 2023 gli occhi sono puntati sul calo della domanda.
Lungo il triennio 2019-2021 l’Ebitda è calato in termini valoriali, passando da 14,73 mln a 12,822 mln e poi a 12,819 mln. In termini percentuali, invece, nonostante una media del margin del 16,98%, l’oscillazione è stata da un 16,39% nel 2019 a un 18,26% nel 2020 e, infine, al 16,52% del 2021. Dal 2015 al 2021, inoltre, l’azienda ha registrato un tasso composto di crescita annuale dell’8,8%.
Il 2021 si è chiuso poi con un Ebit di 10,66 mln e utili per quasi 8,39 mln. Il patrimonio netto di Manteco ammontava 64,94 mln e l’azienda aveva cassa per oltre 36,9 mln grazie a una Posizione finanziaria netta (Pfn) negativa. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio del triennio 2019-20121 è dunque di -2,74. Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score A. E il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato pari al 12,91%.
Manteco è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Manteco ha poi ospitato la tappa di Prato del 26 maggio del Meet the Champions, il tour che vede protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.